Sulla base della documentazione di archivio disponibile e di dati statistici pubblicati dall'Istat e dalla Camera di commercio di Perugia, l'autore ricostruisce le dinamiche dell'economia di guerra (insieme delle misure di controllo e di direzione amministrativa delle attività produttive e distributive, tese ad alterare e accelerare il normale funzionamento del libero mercato) riscontrabili in Umbria durante il Secondo conflitto mondiale. Il quadro che ne emerge, sia in ambito agricolo che industriale e della distribuzione di merci e materie prime, evidenzia come a già conosciuti e ben studiati fattori istituzionali e sociali di livello nazionale, si affiancarono specificità locali (debolezza politica ed economica complessiva della regione, arretratezza relativa del suo sistema produttivo) che indirizzarono lo sforzo bellico verso l'insuccesso.
L'economia di guerra in Umbria tra 1940 e 1944
Paolo Raspadori
2017
Abstract
Sulla base della documentazione di archivio disponibile e di dati statistici pubblicati dall'Istat e dalla Camera di commercio di Perugia, l'autore ricostruisce le dinamiche dell'economia di guerra (insieme delle misure di controllo e di direzione amministrativa delle attività produttive e distributive, tese ad alterare e accelerare il normale funzionamento del libero mercato) riscontrabili in Umbria durante il Secondo conflitto mondiale. Il quadro che ne emerge, sia in ambito agricolo che industriale e della distribuzione di merci e materie prime, evidenzia come a già conosciuti e ben studiati fattori istituzionali e sociali di livello nazionale, si affiancarono specificità locali (debolezza politica ed economica complessiva della regione, arretratezza relativa del suo sistema produttivo) che indirizzarono lo sforzo bellico verso l'insuccesso.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.