In qualche modo, la stretta interazione uomo-strumento, uomo-macchina ha, in certi casi, reso labili i limiti di quel corpo di cui la tecnologia è un'estensione; il limite spaziale del corpo di una persona è, infatti, indicato dalla pelle umana, ma la percezione di se stessi, spesso, grazie agli strumenti travalica questo "confine incarnato". Ciò significa che l'estensione delle possibilità del corpo retroagisce sulla percezione e sulla concezione che l'umanità ha di se stessa, e soprattutto sui cambiamenti che può imprimere alla propria condizione. Tale condizione appare molto fragile, ma anche malleabile, duttile, pronta a prendere la "forma" dello strumento che ha, di volta in volta, inventato ed usa. Gli apprendimenti ci condizionano e ci modificano costantemente ad essere conformi al mondo che ci circonda, ma se immaginiamo universi alternativi, comprendendo in maniera differente noi stessi, possiamo sempre ideare e realizzare nuovi modi di vivere. La messa in discussione di ciò che si presenta inamovibile è contestuale all'immaginare ambienti alternativi al presente e alla trasformazione in qualcosa di concreto di tale immaginazione.

Fare scienza come costruzione formativa del futuro

Marco Milella
2018

Abstract

In qualche modo, la stretta interazione uomo-strumento, uomo-macchina ha, in certi casi, reso labili i limiti di quel corpo di cui la tecnologia è un'estensione; il limite spaziale del corpo di una persona è, infatti, indicato dalla pelle umana, ma la percezione di se stessi, spesso, grazie agli strumenti travalica questo "confine incarnato". Ciò significa che l'estensione delle possibilità del corpo retroagisce sulla percezione e sulla concezione che l'umanità ha di se stessa, e soprattutto sui cambiamenti che può imprimere alla propria condizione. Tale condizione appare molto fragile, ma anche malleabile, duttile, pronta a prendere la "forma" dello strumento che ha, di volta in volta, inventato ed usa. Gli apprendimenti ci condizionano e ci modificano costantemente ad essere conformi al mondo che ci circonda, ma se immaginiamo universi alternativi, comprendendo in maniera differente noi stessi, possiamo sempre ideare e realizzare nuovi modi di vivere. La messa in discussione di ciò che si presenta inamovibile è contestuale all'immaginare ambienti alternativi al presente e alla trasformazione in qualcosa di concreto di tale immaginazione.
2018
978-88-6074-958-1
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1428943
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