Relazione del progetto InSITEout, elaborato dal gruppo di ricerca Progettare Smart Cities dell'Università degli Studi di Perugia. L'area di Expo Milano 2015, compresa tra le autostrade dei Laghi, la Milano-Torino e l'asse ferroviario Torino-Venezia, sebbene si caratterizzi per la sua posizione di margine rispetto agli interventi di infrastrutturazione del territorio nord-milanese in realtà fa parte di un sistema che, a partire da Porta Garibaldi, intercetta in sequenza ambiti strategici quali Scalo Farini, Bovisa, Cimitero Maggiore, sino a ricomprendere l'aeroporto internazionale di Milano Malpensa. La sfida che ci si pone nel progetto pubblicato è integrare le funzioni del Tecnopolo (180 mila mq, di cui 60 mila mq per IIT, 60 mila mq start-up e 60 mila mq per polo tecnologico) con la zona destinata a direzionale e commerciale (100 mila mq) e con il Campus Universitario della Statale (per circa 200 mila mq.; l'idea è trasferire tutte le facoltà scientifiche, meno Medicina) attraverso tre principali strategie: 1. realizzare una struttura urbana aperta, efficiente ed integrata con il sistema della mobilità, del verde e dei canali d'acqua; 2. ricucire le preesistenze (Cascina Triulzia, Padiglione Zero, Padiglione Italia, Open Theatre,) tramite un sistema di piazze e corti (prevalentemente aperte a sud) collegate all'asse fondamentale di riferimento impostato sul sedime del preesistente decumano; 3 valorizzare ed integrare l'assetto tecnologico della piastra calpestabile realizzata per EXPO 2015 in maniera tale da consentire la massima flessibilità nei tempi realizzativi.

ARTICOLO/Relazione In-Site-Out_GRUPPO di RICERCA UNIVERSITA' degli STUDI di PERUGIA -Dipartimento di INGEGNERIA (coordinamento scientifico: paolo verducci), in ARCHITETTURA CIVILE, 17/18/19 - MILANO Expo dopo Expo_Workshop di progettazione_Scuole di Architettura Italiane per Milano Progetti_Idee di Città a confronto (direttore della rivista di classe A_Angelo Torricelli)

VERDUCCI, Paolo
2017

Abstract

Relazione del progetto InSITEout, elaborato dal gruppo di ricerca Progettare Smart Cities dell'Università degli Studi di Perugia. L'area di Expo Milano 2015, compresa tra le autostrade dei Laghi, la Milano-Torino e l'asse ferroviario Torino-Venezia, sebbene si caratterizzi per la sua posizione di margine rispetto agli interventi di infrastrutturazione del territorio nord-milanese in realtà fa parte di un sistema che, a partire da Porta Garibaldi, intercetta in sequenza ambiti strategici quali Scalo Farini, Bovisa, Cimitero Maggiore, sino a ricomprendere l'aeroporto internazionale di Milano Malpensa. La sfida che ci si pone nel progetto pubblicato è integrare le funzioni del Tecnopolo (180 mila mq, di cui 60 mila mq per IIT, 60 mila mq start-up e 60 mila mq per polo tecnologico) con la zona destinata a direzionale e commerciale (100 mila mq) e con il Campus Universitario della Statale (per circa 200 mila mq.; l'idea è trasferire tutte le facoltà scientifiche, meno Medicina) attraverso tre principali strategie: 1. realizzare una struttura urbana aperta, efficiente ed integrata con il sistema della mobilità, del verde e dei canali d'acqua; 2. ricucire le preesistenze (Cascina Triulzia, Padiglione Zero, Padiglione Italia, Open Theatre,) tramite un sistema di piazze e corti (prevalentemente aperte a sud) collegate all'asse fondamentale di riferimento impostato sul sedime del preesistente decumano; 3 valorizzare ed integrare l'assetto tecnologico della piastra calpestabile realizzata per EXPO 2015 in maniera tale da consentire la massima flessibilità nei tempi realizzativi.
2017
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