Con una serie di ordinanze non molto distanti nel tempo l’una dall’altra, i giudici amministrativi italiani hanno segnalato la necessità alla Corte di Giustizia di pronunciarsi sui limiti dell’affidamento diretto del servizio di trasporto locale ferroviario con riferimento al Reg. CE n. 1370/2007, “relativo ai servizi pubblici di trasporto di passeggeri su strada e per ferrovia...” nelle more della sua completa entrata in vigore. Lo scritto prende le mosse dall'ordinanza del Tar Lazio, n. 255/2018 che ha affidato ai giudici del Lussemburgo quattro questioni il cui denominatore comune è la definizione dei rapporti fra esternalizzazione e autoprestazione nella gestione del servizio, in particolare quando affidato a un operatore interno. A fronteggiarsi sono, sostanzialmente, un’interpretazione formale del dato normativo (che lascia maggiore spazio agli affidamenti diretti) e una sostanziale, che conduce a risultati più restrittivi in ordine all’applicazione della norma del Regolamento sull’“aggiudicazione di contratti di servizio pubblico” (art. 5). Lo scritto esamina le diverse questioni al vaglio della Corte di Giustizia, analizzando gli effetti delle possibili risposte offerte dai giudici europei.

L’affidamento diretto del servizio di trasporto passeggeri per ferrovia al vaglio della Corte di Giustizia

Annalisa Giusti
2018

Abstract

Con una serie di ordinanze non molto distanti nel tempo l’una dall’altra, i giudici amministrativi italiani hanno segnalato la necessità alla Corte di Giustizia di pronunciarsi sui limiti dell’affidamento diretto del servizio di trasporto locale ferroviario con riferimento al Reg. CE n. 1370/2007, “relativo ai servizi pubblici di trasporto di passeggeri su strada e per ferrovia...” nelle more della sua completa entrata in vigore. Lo scritto prende le mosse dall'ordinanza del Tar Lazio, n. 255/2018 che ha affidato ai giudici del Lussemburgo quattro questioni il cui denominatore comune è la definizione dei rapporti fra esternalizzazione e autoprestazione nella gestione del servizio, in particolare quando affidato a un operatore interno. A fronteggiarsi sono, sostanzialmente, un’interpretazione formale del dato normativo (che lascia maggiore spazio agli affidamenti diretti) e una sostanziale, che conduce a risultati più restrittivi in ordine all’applicazione della norma del Regolamento sull’“aggiudicazione di contratti di servizio pubblico” (art. 5). Lo scritto esamina le diverse questioni al vaglio della Corte di Giustizia, analizzando gli effetti delle possibili risposte offerte dai giudici europei.
2018
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