La ricerca si occupa del dibattuto tema dell'oggetto del processo tributario e dell’efficacia dell’azione e della decisione tributaria. Propone una ‘via logica’ di superamento dell'antico conflitto che sussiste, in sede generale, tra concezioni 'spirituali' e 'razionali' del diritto e che ricorre anche nel contesto particolare, e ancor più critico, della natura del giudizio tributario, ove la «tesi dichiarativa», pur ritenuta vittoriosa dalla Suprema Corte, continua tuttavia a contendere il campo dogmatico alla tutt'altro che recessiva «concezione costitutiva». La soluzione teorica che si propone (che prevede né vinti, né vincitori) è ricavata da un’innovativa ‘ipotesi’ sulla teoria dell'interpretazione, della prova e della deliberazione, il cui nucleo è l’esistenza, in ogni disposizione giuridica (‘con verità’), di una 'norma d'uso di se stessa'. Rispetto al tema in esame, questa 'norma d'uso' renderebbe possibile la 'convivenza' del 'tipo dichiarativo' con il 'tipo costitutivo', dando loro alternativamente efficacia, a pena di invalidità, in modo 'proporzionato' al 'tipo' della disposizione giuridica che, di volta in volta, ricorre nel concreto.
Oggetto, logica ed efficacia della decisione giudiziale tributaria
VERSIGLIONI MARCO
2016
Abstract
La ricerca si occupa del dibattuto tema dell'oggetto del processo tributario e dell’efficacia dell’azione e della decisione tributaria. Propone una ‘via logica’ di superamento dell'antico conflitto che sussiste, in sede generale, tra concezioni 'spirituali' e 'razionali' del diritto e che ricorre anche nel contesto particolare, e ancor più critico, della natura del giudizio tributario, ove la «tesi dichiarativa», pur ritenuta vittoriosa dalla Suprema Corte, continua tuttavia a contendere il campo dogmatico alla tutt'altro che recessiva «concezione costitutiva». La soluzione teorica che si propone (che prevede né vinti, né vincitori) è ricavata da un’innovativa ‘ipotesi’ sulla teoria dell'interpretazione, della prova e della deliberazione, il cui nucleo è l’esistenza, in ogni disposizione giuridica (‘con verità’), di una 'norma d'uso di se stessa'. Rispetto al tema in esame, questa 'norma d'uso' renderebbe possibile la 'convivenza' del 'tipo dichiarativo' con il 'tipo costitutivo', dando loro alternativamente efficacia, a pena di invalidità, in modo 'proporzionato' al 'tipo' della disposizione giuridica che, di volta in volta, ricorre nel concreto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.