Nessuna accoglienza può essere considerata come una procedura già data ed acquisita. Si può tentare, invece, di incorniciare ogni ‘accogliere’ nella sua complessa rete di relazioni che lo precede, lo accompagna, lo segue. In questa dimensione di ricerca relazionale e formativa, ogni ‘accogliente’ è anche un ‘accolto’ e viceversa. Ogni accoglienza è cambiamento reciproco, è un trasportare, un metaforizzare la condizione umana per ac-cettare la sua fragilità e incompiutezza e un prevenire la sua auto-distruzione. Secondo la genetica, per quanto riguarda il Dna, le differenze tra le umanità sono veramente minime. Nessuna tra quelle differenze, che ci inquietano, portano alla violenza o ci ostacolano nel rapporto con gli altri, ha origini genetiche note, ma tutte dipendono da differenze culturali. Queste ultime sono tramandate di generazione in generazione, non certo perché scritte nei nostri geni, ma perché radicate nei modi diversi di vivere e di pensare, che abbiamo sviluppato nel corso dei millenni e che abbiamo fatto viaggiare nel tempo attraverso le (dis) educazioni. Il fatto che la scienza confermi che non esistono razze, ma solo popolazioni, non significa che non esista il razzismo. Significa che il razzismo dipende dalle culture; infatti esso traccia barriere fra le persone sulla base di luoghi comuni non confermati dalla scienza, anzi spesso contraddetti dalla scienza stessa.

ACCOGLIENZA FORMATIVA, MIGRAZIONI E LOTTA AL RAZZISMO

Marco Milella
2018

Abstract

Nessuna accoglienza può essere considerata come una procedura già data ed acquisita. Si può tentare, invece, di incorniciare ogni ‘accogliere’ nella sua complessa rete di relazioni che lo precede, lo accompagna, lo segue. In questa dimensione di ricerca relazionale e formativa, ogni ‘accogliente’ è anche un ‘accolto’ e viceversa. Ogni accoglienza è cambiamento reciproco, è un trasportare, un metaforizzare la condizione umana per ac-cettare la sua fragilità e incompiutezza e un prevenire la sua auto-distruzione. Secondo la genetica, per quanto riguarda il Dna, le differenze tra le umanità sono veramente minime. Nessuna tra quelle differenze, che ci inquietano, portano alla violenza o ci ostacolano nel rapporto con gli altri, ha origini genetiche note, ma tutte dipendono da differenze culturali. Queste ultime sono tramandate di generazione in generazione, non certo perché scritte nei nostri geni, ma perché radicate nei modi diversi di vivere e di pensare, che abbiamo sviluppato nel corso dei millenni e che abbiamo fatto viaggiare nel tempo attraverso le (dis) educazioni. Il fatto che la scienza confermi che non esistono razze, ma solo popolazioni, non significa che non esista il razzismo. Significa che il razzismo dipende dalle culture; infatti esso traccia barriere fra le persone sulla base di luoghi comuni non confermati dalla scienza, anzi spesso contraddetti dalla scienza stessa.
2018
978-88-557-0627-8
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1447983
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