L’ipoglicemia, escludendo quella indotta dalla terapia del diabete, è un evento raro. Questo è dovuto al fatto che i sistemi fisiologici preposti alla prevenzione e/o correzione dell’ipoglicemia (meccanismi di controregolazione) sono assai efficienti, per la stretta dipendenza del metabolismo e della funzione cerebrale dal continuo rifornimento di glucosio da parte del circolo arterioso. L’ipoglicemia nella persona con diabete può essere, al contrario, un evento frequente, riconoscendo essenzialmente una causa iatrogena. Complicanza più comune e temibile della terapia con insulina e sulfoniluree, virtualmente assente con altri trattamenti quali insulino-sensibilizzanti, farmaci dell’asse incretinico, gliflozine. Le conseguenze cliniche dell’ipoglicemia coinvolgono una molteplicità di organi e apparati e possono essere devastanti. L’ipoglicemia paga un contributo rilevante in termini di morbilità, rischio di mortalità e aggravio della spesa sanitaria. Infine, l’ipoglicemia impatta in maniera rilevante la qualità di vita delle persone con diabete, genera paura nei confronti della terapia anti-diabetica e ostacola il raggiungimento del buon controllo glicemico e, di conseguenza, la prevenzione delle complicanze micro- e macroangiopatiche. La prevenzione dell’ipoglicemia deve pertanto diventare uno degli obiettivi principali nella terapia dell’iperglicemia, soprattutto qualora l’obiettivo glicemico sia ambizioso, considerando l’esigenza del buon controllo di pari importanza rispetto a quello che potrebbero essere impatto e potenziali conseguenze cliniche dell’ipoglicemia nel singolo caso.

Ipoglicemia: implicazioni cliniche e impatto sulla salute

Porcellati, Francesca
;
Lucidi, Paola;Bolli, Geremia B.;Fanelli, Carmine G.
2019

Abstract

L’ipoglicemia, escludendo quella indotta dalla terapia del diabete, è un evento raro. Questo è dovuto al fatto che i sistemi fisiologici preposti alla prevenzione e/o correzione dell’ipoglicemia (meccanismi di controregolazione) sono assai efficienti, per la stretta dipendenza del metabolismo e della funzione cerebrale dal continuo rifornimento di glucosio da parte del circolo arterioso. L’ipoglicemia nella persona con diabete può essere, al contrario, un evento frequente, riconoscendo essenzialmente una causa iatrogena. Complicanza più comune e temibile della terapia con insulina e sulfoniluree, virtualmente assente con altri trattamenti quali insulino-sensibilizzanti, farmaci dell’asse incretinico, gliflozine. Le conseguenze cliniche dell’ipoglicemia coinvolgono una molteplicità di organi e apparati e possono essere devastanti. L’ipoglicemia paga un contributo rilevante in termini di morbilità, rischio di mortalità e aggravio della spesa sanitaria. Infine, l’ipoglicemia impatta in maniera rilevante la qualità di vita delle persone con diabete, genera paura nei confronti della terapia anti-diabetica e ostacola il raggiungimento del buon controllo glicemico e, di conseguenza, la prevenzione delle complicanze micro- e macroangiopatiche. La prevenzione dell’ipoglicemia deve pertanto diventare uno degli obiettivi principali nella terapia dell’iperglicemia, soprattutto qualora l’obiettivo glicemico sia ambizioso, considerando l’esigenza del buon controllo di pari importanza rispetto a quello che potrebbero essere impatto e potenziali conseguenze cliniche dell’ipoglicemia nel singolo caso.
2019
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