Molti studi in letteratura hanno messo in evidenza l’utilità di pratiche di lettura ad alta voce per lo sviluppo di diversi domi- ni cognitivi e di competenze di area emotiva nei bambini, dal nido e dalla scuola dell’infanzia sino alla secondaria di secondo grado. Queste pratiche hanno dimostrato di poter agire come “rinforzo” sullo sviluppo cognitivo e di poter contribuire alla regolazione emotiva e al riconoscimento/interiorizzazione del- le emozioni, nonché alle capacità di riconoscerle negli altri. L’“allenamento” prodotto da questi potenziamenti potrebbe essere legato ai processi di mentalizzazione, impersonificazione e di immaginazione che risultano fondamentali per la decodi- fica del materiale narrativo. Nel contributo analizzeremo una serie di studi quasi-sperimentali che abbiamo realizzato attra- verso l’applicazione di training di lettura ad alta voce su gruppi di bambini di età differenti verificandone i risultati con diversi strumenti (orientati a rilevare diverse abilità/competenze). I ri- sultati hanno mostrato come, in seguito a tali training, i grup- pi sperimentali rispetto a quelli di controllo abbiano incre- mentato notevolmente le prestazioni. L’ipotesi che gli studi, letti con sguardo sinottico, consentono di formulare è quella di una finestra temporale dove i benefici di training di questo tipo sono maggiori. La recente attenzione allo 0-6 costituisce dunque un’occasione unica per sperimentare, in modo conti- nuativo, percorsi che siano in grado di garantire ai bambini che provengono da situazioni di svantaggio socio-culturali ed economiche di “recuperare” e di inserirsi alla scuola primaria con probabilità di successo formativo molto maggiori.

Leggere dal nido per prevenire

Federico Batini
2019

Abstract

Molti studi in letteratura hanno messo in evidenza l’utilità di pratiche di lettura ad alta voce per lo sviluppo di diversi domi- ni cognitivi e di competenze di area emotiva nei bambini, dal nido e dalla scuola dell’infanzia sino alla secondaria di secondo grado. Queste pratiche hanno dimostrato di poter agire come “rinforzo” sullo sviluppo cognitivo e di poter contribuire alla regolazione emotiva e al riconoscimento/interiorizzazione del- le emozioni, nonché alle capacità di riconoscerle negli altri. L’“allenamento” prodotto da questi potenziamenti potrebbe essere legato ai processi di mentalizzazione, impersonificazione e di immaginazione che risultano fondamentali per la decodi- fica del materiale narrativo. Nel contributo analizzeremo una serie di studi quasi-sperimentali che abbiamo realizzato attra- verso l’applicazione di training di lettura ad alta voce su gruppi di bambini di età differenti verificandone i risultati con diversi strumenti (orientati a rilevare diverse abilità/competenze). I ri- sultati hanno mostrato come, in seguito a tali training, i grup- pi sperimentali rispetto a quelli di controllo abbiano incre- mentato notevolmente le prestazioni. L’ipotesi che gli studi, letti con sguardo sinottico, consentono di formulare è quella di una finestra temporale dove i benefici di training di questo tipo sono maggiori. La recente attenzione allo 0-6 costituisce dunque un’occasione unica per sperimentare, in modo conti- nuativo, percorsi che siano in grado di garantire ai bambini che provengono da situazioni di svantaggio socio-culturali ed economiche di “recuperare” e di inserirsi alla scuola primaria con probabilità di successo formativo molto maggiori.
2019
978-88-6760-641-2
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