Le Ande Argentine, situate nel NW del Paese, nelle province di Salta e Jujuy, sono un territorio ricco di morfotipi caratteristici di clima sub arido. I due principali processi morfogenetici attivi (gravitativo e fluviale) sono controllati non solo dal clima, ma anche da una forte componente litologica e geologico-strutturale che si manifesta nella grande variabilità delle formazioni affioranti (datate dal Precambriano al Quaternario) e negli effetti della tettonica compressiva, tipica di quest’area di catena. Un mixing eccezionale, che si risolve in una grande abbondanza e variabilità di forme, molte delle quali rappresentano, per la loro unicità e bellezza, dei veri e propri geositi. Viene considerato in questa nota un tratto del Rio Las Conchas, noto come “Quebrada de las Conchas”, situato tra la città di Salta, capoluogo dell’omonima provincia, e il paese di Cafayate. Si tratta di uno dei territori più ricchi di geositi che, negli ultimi anni, ha avuto un’enorme sviluppo dal punto di vista dell’attrattività turistica. Da qui l’idea di una loro valorizzazione, proprio in chiave geoturistica, che sarà realizzata attraverso un workflow specifico, come di seguito descritto: • preparazione della raccolta dati • raccolta dati vera e propria • restituzione del rilievo • realizzazione dei prodotti finali La preparazione della raccolta dati è iniziata con il reperimento di immagini satellitari e foto aeree, reticolo idrografico e stradale. Tali dati sono stati caricati in QField e Geopaparazzi per un utilizzo offline, considerata la mancanza di copertura telefonica nella zona di studio. Sono stati inoltre predisposti specifici forms per facilitare le operazioni di rilievo. Al termine del rilievo sono stati analizzati circa 25 geositi per i quali sono disponibili, per ognuno di essi, un report fotografico, l’ubicazione del geosito, l’ubicazione del punto di osservazione dalla strada principale, l’eventuale percorso di accesso, la descrizione del geosito e del processo morfogenetico che l’ha prodotto, una valutazione con scala da 1 a 4. Tutti i dati raccolti sono stati centralizzati in un unico Sistema Informativo Territoriale dal quale è stata prodotta una webmap tramite Lizmap e QGIS Server. Dalla webmap è possibile ottenere i dati che vengono rilasciati come OpenData sotto licenza CC-BY-SA. I dati sono stati inseriti in una app per la Realtà Aumentata (AR), per una più agevole consultazione e fruizione del geosito sul posto, da parte di turisti e utenti in generale.
I geositi della “Quebrada de Las Conchas” (Salta, NW Argentina): valorizzazione della risorsa tramite l’utilizzo dei GFOSS
Cencetti C.;De Rosa P.;Fredduzzi A.;Melelli L.;
2019
Abstract
Le Ande Argentine, situate nel NW del Paese, nelle province di Salta e Jujuy, sono un territorio ricco di morfotipi caratteristici di clima sub arido. I due principali processi morfogenetici attivi (gravitativo e fluviale) sono controllati non solo dal clima, ma anche da una forte componente litologica e geologico-strutturale che si manifesta nella grande variabilità delle formazioni affioranti (datate dal Precambriano al Quaternario) e negli effetti della tettonica compressiva, tipica di quest’area di catena. Un mixing eccezionale, che si risolve in una grande abbondanza e variabilità di forme, molte delle quali rappresentano, per la loro unicità e bellezza, dei veri e propri geositi. Viene considerato in questa nota un tratto del Rio Las Conchas, noto come “Quebrada de las Conchas”, situato tra la città di Salta, capoluogo dell’omonima provincia, e il paese di Cafayate. Si tratta di uno dei territori più ricchi di geositi che, negli ultimi anni, ha avuto un’enorme sviluppo dal punto di vista dell’attrattività turistica. Da qui l’idea di una loro valorizzazione, proprio in chiave geoturistica, che sarà realizzata attraverso un workflow specifico, come di seguito descritto: • preparazione della raccolta dati • raccolta dati vera e propria • restituzione del rilievo • realizzazione dei prodotti finali La preparazione della raccolta dati è iniziata con il reperimento di immagini satellitari e foto aeree, reticolo idrografico e stradale. Tali dati sono stati caricati in QField e Geopaparazzi per un utilizzo offline, considerata la mancanza di copertura telefonica nella zona di studio. Sono stati inoltre predisposti specifici forms per facilitare le operazioni di rilievo. Al termine del rilievo sono stati analizzati circa 25 geositi per i quali sono disponibili, per ognuno di essi, un report fotografico, l’ubicazione del geosito, l’ubicazione del punto di osservazione dalla strada principale, l’eventuale percorso di accesso, la descrizione del geosito e del processo morfogenetico che l’ha prodotto, una valutazione con scala da 1 a 4. Tutti i dati raccolti sono stati centralizzati in un unico Sistema Informativo Territoriale dal quale è stata prodotta una webmap tramite Lizmap e QGIS Server. Dalla webmap è possibile ottenere i dati che vengono rilasciati come OpenData sotto licenza CC-BY-SA. I dati sono stati inseriti in una app per la Realtà Aumentata (AR), per una più agevole consultazione e fruizione del geosito sul posto, da parte di turisti e utenti in generale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.