L’articolo mette in luce come la dinastia normanna nell’Italia meridionale sia stata un brillante esempio di convivialismo, di sviluppo economico, di innovazione istituzionale. I Re normanni, ma soprattutto Ruggero II (1095–1154), si sono sempre distinti per la loro capacità di aver fatto dialogare tra loro diverse culture europee, per la capacità di aver saputo intrattenere una feconda e pacifica relazione con il mondo arabo ed ebraico, per aver introdotto una diversa forma di feudalesimo meno frammentata tra tanti poteri baronali e caratterizzata da innovazione (istituzione del Parlamento, emanazione di un corpus di leggi integrato, esistenza di una burocrazia preparata, entrata in vigore di una moneta unica unitamente ad altre novità amministrative). Tutti questi elementi hanno contribuito alla prosperità sociale ed economica del Regno normanno dato che la “buona convivenza”, unitamente ad un apparato statale efficiente, è il prerequisito di fioritura, anche economica, di una popolazione (avvalorando la prospettiva dell’Economia Civile). L’articolo dimostra come affiori in epoca soprattutto normanna quel sincretismo di diverse culture ed etnie che ha dato vita nel Mezzogiorno a sintesi originali in vari campi del sapere e dell’arte e che è stato motore di sviluppo economico e sociale all’insegna di umanesimo, tolleranza, bellezza, innovazione istituzionale.
La dinastia normanna nell’Italia meridionale: un esempio di convivialismo, di sviluppo economico, di innovazione istituzionale
C. Montesi
2019
Abstract
L’articolo mette in luce come la dinastia normanna nell’Italia meridionale sia stata un brillante esempio di convivialismo, di sviluppo economico, di innovazione istituzionale. I Re normanni, ma soprattutto Ruggero II (1095–1154), si sono sempre distinti per la loro capacità di aver fatto dialogare tra loro diverse culture europee, per la capacità di aver saputo intrattenere una feconda e pacifica relazione con il mondo arabo ed ebraico, per aver introdotto una diversa forma di feudalesimo meno frammentata tra tanti poteri baronali e caratterizzata da innovazione (istituzione del Parlamento, emanazione di un corpus di leggi integrato, esistenza di una burocrazia preparata, entrata in vigore di una moneta unica unitamente ad altre novità amministrative). Tutti questi elementi hanno contribuito alla prosperità sociale ed economica del Regno normanno dato che la “buona convivenza”, unitamente ad un apparato statale efficiente, è il prerequisito di fioritura, anche economica, di una popolazione (avvalorando la prospettiva dell’Economia Civile). L’articolo dimostra come affiori in epoca soprattutto normanna quel sincretismo di diverse culture ed etnie che ha dato vita nel Mezzogiorno a sintesi originali in vari campi del sapere e dell’arte e che è stato motore di sviluppo economico e sociale all’insegna di umanesimo, tolleranza, bellezza, innovazione istituzionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.