L’articolo vuole far comprendere il carattere profetico di Adriano Olivetti (1901-1960) e cercare di spiegare perché, a più di cento anni di distanza dalla fondazione ad Ivrea della azienda Olivetti (avvenuta nel 1908) da parte di Camillo Olivetti, il padre di Adriano Olivetti, la sua eredità imprenditoriale e manageriale possa ancora essere di ispirazione nel mondo contemporaneo. L’attualità di Adriano Olivetti risiede nel fatto che egli costituisce un fulgido esempio di imprenditore autenticamente “civile” (che è cosa ben diversa dagli imprenditori che agiscono la responsabilità sociale di impresa o dagli imprenditori che sono mera espressione di “capitalismo filantropico”) e nel fatto che egli rappresenta un modello insuperato di imprenditore “umanista”. L’articolo dimostra che la filosofia aziendale di Adriano Olivetti, anticipatrice di uno sviluppo umano integrale, partecipa, per aspetti diversi, a vari tipi di Umanesimo: all’Umanesimo civile (di matrice aristotelica), all’Umanesimo di corte (di matrice neoplatonica), all’Umanesimo integrale (di Jacques Maritain) e al personalismo comunitario di Emmanuel Mounier. L’articolo parallelamente dimostra come la sua concezione dell’azienda si rifaceva al modello di “impresa-comunità” (impresa intesa come comunità sociale e come comunità morale) piuttosto che ad un modello di impresa intesa come organizzazione gerarchica o come insieme di contratti. L’impresa comunità era a sua volta incastonata nella “comunità concreta” dei “luoghi” in cui essa operava, di cui aveva a cuore lo sviluppo materiale, morale, spirituale.
Adriano Olivetti imprenditore umanista e civile
C. Montesi
Writing – Original Draft Preparation
2020
Abstract
L’articolo vuole far comprendere il carattere profetico di Adriano Olivetti (1901-1960) e cercare di spiegare perché, a più di cento anni di distanza dalla fondazione ad Ivrea della azienda Olivetti (avvenuta nel 1908) da parte di Camillo Olivetti, il padre di Adriano Olivetti, la sua eredità imprenditoriale e manageriale possa ancora essere di ispirazione nel mondo contemporaneo. L’attualità di Adriano Olivetti risiede nel fatto che egli costituisce un fulgido esempio di imprenditore autenticamente “civile” (che è cosa ben diversa dagli imprenditori che agiscono la responsabilità sociale di impresa o dagli imprenditori che sono mera espressione di “capitalismo filantropico”) e nel fatto che egli rappresenta un modello insuperato di imprenditore “umanista”. L’articolo dimostra che la filosofia aziendale di Adriano Olivetti, anticipatrice di uno sviluppo umano integrale, partecipa, per aspetti diversi, a vari tipi di Umanesimo: all’Umanesimo civile (di matrice aristotelica), all’Umanesimo di corte (di matrice neoplatonica), all’Umanesimo integrale (di Jacques Maritain) e al personalismo comunitario di Emmanuel Mounier. L’articolo parallelamente dimostra come la sua concezione dell’azienda si rifaceva al modello di “impresa-comunità” (impresa intesa come comunità sociale e come comunità morale) piuttosto che ad un modello di impresa intesa come organizzazione gerarchica o come insieme di contratti. L’impresa comunità era a sua volta incastonata nella “comunità concreta” dei “luoghi” in cui essa operava, di cui aveva a cuore lo sviluppo materiale, morale, spirituale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.