L’emergenza epidemiologica da COVID-19 ha spinto il Governo italiano ad adottare una serie di misure per il contenimento del contagio che hanno avuto pesanti ripercussioni sul turismo, settore maggiormente colpito dalla condizione di emergenza. Le restrizioni relative agli spostamenti delle persone, infatti, hanno generato inevitabili ricadute tanto sulle attività delle imprese turistiche che di fatto hanno azzerato la loro produzione, quanto sui diritti dei viaggiatori, specie degli acquirenti di pacchetti turistici, a causa dell’imposizione del divieto di ogni tipologia di viaggio non giustificato da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. In questo periodo di estrema urgenza, la tutela riconosciuta al viaggiatore dalla normativa ordinaria di diritto interno, ovvero dal Codice del Turismo, viene messa in discussione dall’art. 88 bis di cui all’Allegato alla legge 24 aprile 2020 n. 27 di conversione del d.l.17 marzo 2020, n. 18 cd. “Cura Italia” che, sostanzialmente, limita le tutele riconosciute all’acquirente del pacchetto sia rispetto alle previsioni di cui al Codice di settore, sia rispetto alle prescrizioni di cui alla direttiva comunitaria 2302/2015 Ue relativa ai pacchetti turistici e ai servizi turistici collegati, alimentando un ampio dibattito in merito ai profili rimediali fruibili qualora, a causa dell’emergenza sanitaria, siano impossibilitati a godere del viaggio.
Pacchetti turistici e diritti dei viaggiatori nell’ordinamento giuridico italiano ai tempi del Coronavirus
MONICA PUCCI
2020
Abstract
L’emergenza epidemiologica da COVID-19 ha spinto il Governo italiano ad adottare una serie di misure per il contenimento del contagio che hanno avuto pesanti ripercussioni sul turismo, settore maggiormente colpito dalla condizione di emergenza. Le restrizioni relative agli spostamenti delle persone, infatti, hanno generato inevitabili ricadute tanto sulle attività delle imprese turistiche che di fatto hanno azzerato la loro produzione, quanto sui diritti dei viaggiatori, specie degli acquirenti di pacchetti turistici, a causa dell’imposizione del divieto di ogni tipologia di viaggio non giustificato da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. In questo periodo di estrema urgenza, la tutela riconosciuta al viaggiatore dalla normativa ordinaria di diritto interno, ovvero dal Codice del Turismo, viene messa in discussione dall’art. 88 bis di cui all’Allegato alla legge 24 aprile 2020 n. 27 di conversione del d.l.17 marzo 2020, n. 18 cd. “Cura Italia” che, sostanzialmente, limita le tutele riconosciute all’acquirente del pacchetto sia rispetto alle previsioni di cui al Codice di settore, sia rispetto alle prescrizioni di cui alla direttiva comunitaria 2302/2015 Ue relativa ai pacchetti turistici e ai servizi turistici collegati, alimentando un ampio dibattito in merito ai profili rimediali fruibili qualora, a causa dell’emergenza sanitaria, siano impossibilitati a godere del viaggio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.