Quasi tutta la produzione weiliana è stata pubblicata postuma. Sia per la brevità della sua vita, sia per l’eterogeneità e vastità dei suoi inte- ressi così come per l’intensità e l’instancabile impegno nel riempire, in un brevissimo periodo, pagine densissime di scritti e negli ultimi anni di vita dei suoi Quaderni che rappresentano un vero e proprio «tesoro» di riflessioni filosofiche, Simone è stata spesso considerata una figura «straordinaria». La stessa straordinarietà, che è spesso utilizzata per sottolinearne la grandezza, ha in qualche modo nociuto fortemente alla sua considerazio- ne in ambito filosofico. Nonostante il lavoro fatto dall’Association pour l’étude de la pensée de Simone Weil, fondata da uno dei più grandi inter- preti della prima recezione di Simone Weil André Devaux e ora diretta da Robert Chenavier, che dal 1978 pubblica la rivista trimestrale Cahiers Simone Weil, facendo crescere l’interesse per la pensatrice francese, an- cora serve una nuova Weil renaissance che riproponga per altra via un’at- tenzione al suo pensiero filosofico e al suo contributo a tale livello. Difficilmente inquadrabile in categorie storico-filosofiche è stata, infatti, ritenuta in qualche modo come una pensatrice isolata, di fron- tiera e come figura a margine: troppo straordinaria per essere conside- rata a pieno titolo nel dibattito filosofico.
Simone Weil protagonista della filosofia del Novecento. Ritrovare l’umano
Marianelli
2020
Abstract
Quasi tutta la produzione weiliana è stata pubblicata postuma. Sia per la brevità della sua vita, sia per l’eterogeneità e vastità dei suoi inte- ressi così come per l’intensità e l’instancabile impegno nel riempire, in un brevissimo periodo, pagine densissime di scritti e negli ultimi anni di vita dei suoi Quaderni che rappresentano un vero e proprio «tesoro» di riflessioni filosofiche, Simone è stata spesso considerata una figura «straordinaria». La stessa straordinarietà, che è spesso utilizzata per sottolinearne la grandezza, ha in qualche modo nociuto fortemente alla sua considerazio- ne in ambito filosofico. Nonostante il lavoro fatto dall’Association pour l’étude de la pensée de Simone Weil, fondata da uno dei più grandi inter- preti della prima recezione di Simone Weil André Devaux e ora diretta da Robert Chenavier, che dal 1978 pubblica la rivista trimestrale Cahiers Simone Weil, facendo crescere l’interesse per la pensatrice francese, an- cora serve una nuova Weil renaissance che riproponga per altra via un’at- tenzione al suo pensiero filosofico e al suo contributo a tale livello. Difficilmente inquadrabile in categorie storico-filosofiche è stata, infatti, ritenuta in qualche modo come una pensatrice isolata, di fron- tiera e come figura a margine: troppo straordinaria per essere conside- rata a pieno titolo nel dibattito filosofico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.