Il saggio analizza per la prima volta uno dei più importanti contributi di critica letteraria ottocentesca sulla poesia lirica contemporanea: quella rassegna di poesia italiana contemporanea che Carlo Tenca (1816-1883) venne svolgendo in una lunga serie di lunghi articoli dal titolo di rubrica "Recenti poesie italiane", pubblicati sul "Crepuscolo" (il settimanale da lui diretto) in ventuno puntate, dal 2 luglio 1854 al 7 febbraio 1858, nei quali pressoché l’intera produzione poetica di quegli anni, più di cinquanta volumi, viene passata sistematicamente al suo vaglio. Poeti esordienti e poeti maturi attendevano con trepidazione il giudizio, talora feroce ma sempre attento, argomentato, analitico, del critico milanese. Un vero e proprio battesimo, «il battesimo del Crepuscolo», lo definisce umoristicamente Nievo che fu uno dei poeti recensiti. Sulla base della critica tenchiana otto-novecentesca (Massarani, Baldacci, Balduino, Berardi, Cottignoli, Colummi Camerino, Maffei ecc.) vengono ricostruiti, i criteri e gli obiettivi letterari e civili che Tenca si pone nelle sue analisi, e oltre a un indice completo dei contributi, vengono analizzati molti dei suoi giudizi, su poeti maggiori e minori. Viene anche focalizzata l'opposizione tra modelli poetici dominanti del periodo preunitario (Prati vs Giusti), come criterio di giudizio.

Il battesimo del "Crepuscolo", ovvero i severi giudizi di Tenca. A proposito delle "Recenti poesie italiane" (1854-1858)

Simone Casini
2020

Abstract

Il saggio analizza per la prima volta uno dei più importanti contributi di critica letteraria ottocentesca sulla poesia lirica contemporanea: quella rassegna di poesia italiana contemporanea che Carlo Tenca (1816-1883) venne svolgendo in una lunga serie di lunghi articoli dal titolo di rubrica "Recenti poesie italiane", pubblicati sul "Crepuscolo" (il settimanale da lui diretto) in ventuno puntate, dal 2 luglio 1854 al 7 febbraio 1858, nei quali pressoché l’intera produzione poetica di quegli anni, più di cinquanta volumi, viene passata sistematicamente al suo vaglio. Poeti esordienti e poeti maturi attendevano con trepidazione il giudizio, talora feroce ma sempre attento, argomentato, analitico, del critico milanese. Un vero e proprio battesimo, «il battesimo del Crepuscolo», lo definisce umoristicamente Nievo che fu uno dei poeti recensiti. Sulla base della critica tenchiana otto-novecentesca (Massarani, Baldacci, Balduino, Berardi, Cottignoli, Colummi Camerino, Maffei ecc.) vengono ricostruiti, i criteri e gli obiettivi letterari e civili che Tenca si pone nelle sue analisi, e oltre a un indice completo dei contributi, vengono analizzati molti dei suoi giudizi, su poeti maggiori e minori. Viene anche focalizzata l'opposizione tra modelli poetici dominanti del periodo preunitario (Prati vs Giusti), come criterio di giudizio.
2020
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