L’emergenza sanitaria da Covid-19, con le misure di contenimento e di distanziamento adottate, ha prodotto nuove modalità di relazioni a distanza, sperimentate dalle persone nei contesti di vita privata e professionale attraverso l’uso di piattaforme digitali. Le piattaforme sono diventate il nuovo luogo virtuale di incontro, di aggregazione e di apprendimento per le persone di ogni età, con le difficoltà oggettive dovute alla mancanza di competenze tecnologiche e alle possibilità di accesso alla rete. Se ciò da una parte accentua il divario fra generazioni, crea anche un divario socio-culturale che tende ad escludere chi non ha strumenti, risorse e competenze. Di qui la necessità di individuare nuove pratiche educative e strategie didattiche inclusive che consentano di non lasciare indietro nessuno, per ostacolare sul nascere nuove forme di emarginazione nei contesti educativi, professionali e sociali. Sarà questa la sfida dei prossimi anni che impegnerà i singoli stati e le politiche europee, per una cittadinanza fatta di diritti ed opportunità all’educazione e alla formazione in primis, in spazi e tempi dilatati in base alle esigenze di tutti e di ciascuno.
Opportunità educative e diritti in tempo di pandemia.
Agnese Rosati
;Riccardo Sebastiani
2021
Abstract
L’emergenza sanitaria da Covid-19, con le misure di contenimento e di distanziamento adottate, ha prodotto nuove modalità di relazioni a distanza, sperimentate dalle persone nei contesti di vita privata e professionale attraverso l’uso di piattaforme digitali. Le piattaforme sono diventate il nuovo luogo virtuale di incontro, di aggregazione e di apprendimento per le persone di ogni età, con le difficoltà oggettive dovute alla mancanza di competenze tecnologiche e alle possibilità di accesso alla rete. Se ciò da una parte accentua il divario fra generazioni, crea anche un divario socio-culturale che tende ad escludere chi non ha strumenti, risorse e competenze. Di qui la necessità di individuare nuove pratiche educative e strategie didattiche inclusive che consentano di non lasciare indietro nessuno, per ostacolare sul nascere nuove forme di emarginazione nei contesti educativi, professionali e sociali. Sarà questa la sfida dei prossimi anni che impegnerà i singoli stati e le politiche europee, per una cittadinanza fatta di diritti ed opportunità all’educazione e alla formazione in primis, in spazi e tempi dilatati in base alle esigenze di tutti e di ciascuno.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.