Il Collegio della Sapienza Nuova (o Casa Gerolimiana) viene istituito a Perugia nel 1426 su iniziativa di Benedetto Guidalotti, un nobile cittadino divenuto Vescovo di Recanati, con lo scopo di accogliere gli studenti forestieri provenienti da luoghi distanti “almeno trenta miglia” dalla città per addottorarsi presso lo Studium perugino. L’istituzione, ancora oggi esistente in qualità di fondazione erogante borse di studio, vive nei secoli alterne vicende legate inevitabilmente a quelle del capoluogo umbro e testimoniate da documenti e libri contabili, per la maggior parte di proprietà dell’Archivio dell’Ateneo perugino e conservati intatti nel tempo. In particolare, il lavoro si propone di analizzare il sistema amministrativo-contabile dell’Ente prendendo a riferimento la riforma costituzionale del 1635. Il nuovo testo, infatti, presenta novità rilevanti rispetto alla prima statuizione, datata 1443, sia in tema di sistemi di controllo, sia in materia di redazione dei libri contabili, da tenersi secondo il modo dei “mercanti”. La prima parte del lavoro intende fornire un quadro generale circa la genesi ed il ruolo dei collegi studenteschi nelle città sede di Studii, tra il XV ed il XVII secolo; La seconda parte è orientata a fornire un quadro storico del Collegio Pio della Sapienza nuova ed a porne in evidenza caratteristiche e tipicità; La terza parte è indirizzata all’analisi dell’evoluzione dei sistemi di controllo atti, da un lato, a preservare i beni dell’ente e, dall’altro, a garantire, da parte dell’organo amministrativo, il rispetto delle finalità costituzionali; l’ultima parte è dedicata all’analisi dell’evoluzione della prassi contabile e del divario esistente rispetto alle regole previste nel testo costituzionale.
L’amministrazione e la contabilità del Collegio della Sapienza Nuova di Perugia nella Riforma statutaria del 1635
SCANNERINI, Anna Lia;TERZANI, Simone;SANTINI, Fabio;PICCIAIA, FRANCESCA
2008
Abstract
Il Collegio della Sapienza Nuova (o Casa Gerolimiana) viene istituito a Perugia nel 1426 su iniziativa di Benedetto Guidalotti, un nobile cittadino divenuto Vescovo di Recanati, con lo scopo di accogliere gli studenti forestieri provenienti da luoghi distanti “almeno trenta miglia” dalla città per addottorarsi presso lo Studium perugino. L’istituzione, ancora oggi esistente in qualità di fondazione erogante borse di studio, vive nei secoli alterne vicende legate inevitabilmente a quelle del capoluogo umbro e testimoniate da documenti e libri contabili, per la maggior parte di proprietà dell’Archivio dell’Ateneo perugino e conservati intatti nel tempo. In particolare, il lavoro si propone di analizzare il sistema amministrativo-contabile dell’Ente prendendo a riferimento la riforma costituzionale del 1635. Il nuovo testo, infatti, presenta novità rilevanti rispetto alla prima statuizione, datata 1443, sia in tema di sistemi di controllo, sia in materia di redazione dei libri contabili, da tenersi secondo il modo dei “mercanti”. La prima parte del lavoro intende fornire un quadro generale circa la genesi ed il ruolo dei collegi studenteschi nelle città sede di Studii, tra il XV ed il XVII secolo; La seconda parte è orientata a fornire un quadro storico del Collegio Pio della Sapienza nuova ed a porne in evidenza caratteristiche e tipicità; La terza parte è indirizzata all’analisi dell’evoluzione dei sistemi di controllo atti, da un lato, a preservare i beni dell’ente e, dall’altro, a garantire, da parte dell’organo amministrativo, il rispetto delle finalità costituzionali; l’ultima parte è dedicata all’analisi dell’evoluzione della prassi contabile e del divario esistente rispetto alle regole previste nel testo costituzionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.