La ricerca si appunta sulla spedizione di Augusto contro i Parti, e ripercorre le varie fasi dell’approccio dei poeti del Circolo di Mecenate all'evento. Properzio, come Orazio e Virgilio – tutti poeti riconducibili al Circolo di Mecenate – erano nettamente favorevoli a un’impresa armata e ad una guerra di espansione, al di là delle motivazioni di prestigio del recupero delle insegne sottratte a Crasso dai Parti nel 53 a.C. in seguito alla battaglia di Carrhae. Ma Augusto rinunciò ad ampliare i confini dell’impero, e preferì un'intesa diplomatica con i Parti accontentandosi della restituzione delle insegne e non procedendo ad una guerra di conquista; per conseguenza, i poeti augustei, in particolare Properzio - molto espostosi in proposito -, dovettero fare buon viso a cattivo gioco e sforzarsi, ex-post, di individuare nel recupero delle insegne stesse l’obiettivo reale e prioritario della campagna orientale di Augusto, prefigurando l'espansione dell'impero in quelle regioni come una gloria pronta da cogliere per i successori di Augusto.
Properzio, le insegne di Crasso e la politica orientale di Augusto
CRISTOFOLI, ROBERTO
2008
Abstract
La ricerca si appunta sulla spedizione di Augusto contro i Parti, e ripercorre le varie fasi dell’approccio dei poeti del Circolo di Mecenate all'evento. Properzio, come Orazio e Virgilio – tutti poeti riconducibili al Circolo di Mecenate – erano nettamente favorevoli a un’impresa armata e ad una guerra di espansione, al di là delle motivazioni di prestigio del recupero delle insegne sottratte a Crasso dai Parti nel 53 a.C. in seguito alla battaglia di Carrhae. Ma Augusto rinunciò ad ampliare i confini dell’impero, e preferì un'intesa diplomatica con i Parti accontentandosi della restituzione delle insegne e non procedendo ad una guerra di conquista; per conseguenza, i poeti augustei, in particolare Properzio - molto espostosi in proposito -, dovettero fare buon viso a cattivo gioco e sforzarsi, ex-post, di individuare nel recupero delle insegne stesse l’obiettivo reale e prioritario della campagna orientale di Augusto, prefigurando l'espansione dell'impero in quelle regioni come una gloria pronta da cogliere per i successori di Augusto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.