La crisi sociale ed economica innescata dall’emergenza sanitaria da Covid-19 ha riportato al centro dell’attenzione del dibattito politico e accademico il tema delle misure nazionali di regolarizzazione degli stranieri presenti sul territorio senza un valido titolo di soggiorno. Si tratta di una questione particolarmente complessa e controversa, rispetto alla quale ci si propone qui di ricostruire sinteticamente il ruolo delle istituzioni sovranazionali (Unione europea e Consiglio d’Europa), di fornire una nozione convenzionale di regolarizzazione a partire dallo studio delle misure adottate dai Paesi europei e di classificare tali misure alla luce di una pluralità di parametri. L’articolo, in particolare, si concentra sui meccanismi di regolarizzazione permanente, ovvero quelle misure volte a riconoscere al singolo straniero irregolarmente presente sul territorio uno status legale in via ordinaria sulla base di esigenze di protezione umanitaria o del riconoscimento di uno stato di fatto (caratterizzato, ad esempio, dallo svolgimento di un’attività lavorativa, dalla residenza di lunga durata e dall’integrazione nella società ospitante). Rispetto a questa seconda tipologia di meccanismi di regolarizzazione si propone infine l’analisi comparativa di quattro casi di studio (Germania, Francia, Spagna e Portogallo), allo scopo di riflettere sulla regolarizzazione quale strumento utile a riconnettere il diritto alla realtà dei fenomeni sociali.

I meccanismi di regolarizzazione permanente in Europa: una prospettiva comparativa

Maria Chiara Locchi
2021

Abstract

La crisi sociale ed economica innescata dall’emergenza sanitaria da Covid-19 ha riportato al centro dell’attenzione del dibattito politico e accademico il tema delle misure nazionali di regolarizzazione degli stranieri presenti sul territorio senza un valido titolo di soggiorno. Si tratta di una questione particolarmente complessa e controversa, rispetto alla quale ci si propone qui di ricostruire sinteticamente il ruolo delle istituzioni sovranazionali (Unione europea e Consiglio d’Europa), di fornire una nozione convenzionale di regolarizzazione a partire dallo studio delle misure adottate dai Paesi europei e di classificare tali misure alla luce di una pluralità di parametri. L’articolo, in particolare, si concentra sui meccanismi di regolarizzazione permanente, ovvero quelle misure volte a riconoscere al singolo straniero irregolarmente presente sul territorio uno status legale in via ordinaria sulla base di esigenze di protezione umanitaria o del riconoscimento di uno stato di fatto (caratterizzato, ad esempio, dallo svolgimento di un’attività lavorativa, dalla residenza di lunga durata e dall’integrazione nella società ospitante). Rispetto a questa seconda tipologia di meccanismi di regolarizzazione si propone infine l’analisi comparativa di quattro casi di studio (Germania, Francia, Spagna e Portogallo), allo scopo di riflettere sulla regolarizzazione quale strumento utile a riconnettere il diritto alla realtà dei fenomeni sociali.
2021
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1505632
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