Religious Minorities’ Rights in International Law: Acknowledging Intersectionality, Enhancing Synergy

International human rights law on minorities sets forth a complex system of provisions affecting religious groups; still, the question of defining religious minorities remains largely unsettled. While assessing the legal framework of protection established under the UN system, this article explores the current debate drawing on the two key concepts of intersectionality and synergy. The intersectionality approach suggests that belonging to a religious minority cannot be dissociated from other features defining personal and groups’ identities (e.g., culture, ethnic origin, gender, language) and that this distinctive quality marks the multiple forms of violations and cross-cutting discriminations of which religious minorities are often victims. On the other hand, the synergy approach implies a comprehensive understanding of the legal sources protecting individual freedom of conscience and religion as well as religious minorities. Moreover, it entails fruitful cooperation among the relevant institutional and civil actors and the need for inclusive participation of persons belonging to religious minorities in democratic decision-making processes to the aim of the accomplishment of equal and full enjoyment of their human rights.

Il diritto internazionale dei diritti umani sulle minoranze stabilisce un complesso sistema di disposizioni che riguardano i gruppi religiosi; tuttavia, la questione della definizione delle minoranze religiose rimane in gran parte irrisolta. Nel valutare il quadro giuridico di protezione istituito dal sistema delle Nazioni Unite, questo articolo esplora l'attuale dibattito attingendo ai due concetti chiave di intersezionalità e sinergia. L'approccio dell'intersezionalità suggerisce che l'appartenenza a una minoranza religiosa non possa essere dissociata da altre caratteristiche che definiscono le identità personali e di gruppo (ad esempio, cultura, origine etnica, genere, lingua) e che questa qualità distintiva segni le molteplici forme di violazioni e discriminazioni trasversali di cui spesso sono vittime le minoranze religiose. D'altra parte, l'approccio sinergico implica una comprensione globale delle fonti giuridiche che proteggono la libertà individuale di coscienza e di religione nonché le minoranze religiose. Inoltre, essa comporta una cooperazione fruttuosa tra i pertinenti attori istituzionali e civili e la necessità di una partecipazione inclusiva delle persone appartenenti a minoranze religiose nei processi decisionali democratici, al fine del raggiungimento del pieno e uguale godimento dei loro diritti umani.