MACBETH oltre AMLETO. Un distico tragico tra Elisabetta Tudor e Giacomo Stuart

The essay originates from an intellectual provocation: can the interpretative paradigm developed by Carl Schmitt in Hamlet or Hecuba be expanded beyond the narrowly defined context in which it was originally conceived? The proposal is to read Hamlet in close connection with Macbeth, treating the two texts as a unified tragic diptych that marks the threshold between two dynasties, two sovereignties, and two nomoi of the earth. The central argument posits that the abyssal completeness of Macbeth can extend over the unresolved enigmas of Hamlet and, perhaps, partially liberate them from the chains that have constrained them as coagulated meanings suspended between night and shadow.

Il saggio muove da una sollecitazione intellettuale: il paradigma interpretativo elaborato da Schmitt in Amleto o Ecuba può essere dilatato oltre l’ambito ristretto in cui è stato originariamente pensato? La proposta è leggere l’Amleto in stretta connessione con il Macbeth, facendo dei testi, unitariamente considerati, il distico tragico che segna la soglia tra due dinastie, tra due sovranità, tra due nomoi della terra. Ciò che si intende sostenere è che l’abissale compiutezza del Macbeth può allungarsi sugli enigmi insoluti dell’Amleto e può, forse, liberarli in parte dalle catene che li hanno trattenuti come coaguli di sensi inespressi tra notte e ombra.