La temperanza e l'effetto. A proposito della cultura musicale di Ippolito Nievo

Come altri aspetti dell’attività di Ippolito Nievo sono stati pubblicati o compresi solo nel Novecento avanzato (pensiero politico, novellistica, epistolario, giornalismo, romanzi minori, teatro, le scelte linguistiche ecc.), così anche la sua cultura musicale è rimasta pressoché sconosciuta, anche per oggettive difficoltà di ricostruzione, fino a tempi recentissimi. Si tratta invece di una testimonianza assai notevole sul melodramma di metà Ottocento e di una chiave di accesso nuova e significativa alla produzione letteraria di scrittore. Sulla base delle lettere, degli articoli giornalistici e di vari spunti presenti nelle opere narrative e poetiche, viene ricostruita in modo approfondita la frequentazione del teatro lirico da parte di Nievo, negli anni del grande successo di Verdi (soprattutto fra 1855 e 1858); vengono presentate le sue idee in proposito (la predilezione per Rossini e Bellini). Interessante la vicenda del libretto incompiuto "Consuelo", per il maestro Lutti, e importanti le affinità tematiche e ideologiche dello scrittore con l'opera lirica, soprattutto in rapporto alla storia di Venezia.