La vicenda e l'opera di George G. Byron hanno avuto su Nievo un'influenza profonda che non è mai stata indagata in modo adeguato. Nell'occasione del bicentenario dell'indipendenza greca (1821-2021) tale rapporto viene studiato in questo intervento. La morte di Byron Missolungi nel 1824 rappresenta il picco emotivo ed emblematico del primo filellenismo, quel movimento non soltanto politico ma anche culturale che coinvolse l'Europa e che costituisce un elemento imporante del romanticismo. Nella prima parte ("l'Hercules di Byron em l'Ercole di Nievo") vengono anzitutto sottolineate le analogie tra la morte di Byron e quella di Nievo circa quarant'anni dopo, analogie solo in parte esteriori e casuali, in quanto Nievo conosceva bene l'opera del poeta inglese, mediato sia da Mazzini sia dalla cultura veneziana, ed è il maggior rappresentante in Italia del cosiddetto secondo filellenismo, che si sviluppò in Europa appunto negli anni Cinquanta dell'Ottocento. Nella seconda parte viene infatti approfondita l'immagine di Venezia nei due autori ("La Venezia di B. e quella di N."). Nella terza parte è analizzata la ricerzione dell'immagine di Byron e la sua eredità ideale nella cultura italiana di matrice mazziniana e di secondo romanticismo ("La Grecia ovverfo il Dissoluto pentito"). Quindi viene studiata la "Presenza di Byron nelle Confessioni d'un Italiano".

Nievo e Byron nel bicentenario dell'indipendenza della Grecia (1821-2021)

Simone Casini
2022

Abstract

La vicenda e l'opera di George G. Byron hanno avuto su Nievo un'influenza profonda che non è mai stata indagata in modo adeguato. Nell'occasione del bicentenario dell'indipendenza greca (1821-2021) tale rapporto viene studiato in questo intervento. La morte di Byron Missolungi nel 1824 rappresenta il picco emotivo ed emblematico del primo filellenismo, quel movimento non soltanto politico ma anche culturale che coinvolse l'Europa e che costituisce un elemento imporante del romanticismo. Nella prima parte ("l'Hercules di Byron em l'Ercole di Nievo") vengono anzitutto sottolineate le analogie tra la morte di Byron e quella di Nievo circa quarant'anni dopo, analogie solo in parte esteriori e casuali, in quanto Nievo conosceva bene l'opera del poeta inglese, mediato sia da Mazzini sia dalla cultura veneziana, ed è il maggior rappresentante in Italia del cosiddetto secondo filellenismo, che si sviluppò in Europa appunto negli anni Cinquanta dell'Ottocento. Nella seconda parte viene infatti approfondita l'immagine di Venezia nei due autori ("La Venezia di B. e quella di N."). Nella terza parte è analizzata la ricerzione dell'immagine di Byron e la sua eredità ideale nella cultura italiana di matrice mazziniana e di secondo romanticismo ("La Grecia ovverfo il Dissoluto pentito"). Quindi viene studiata la "Presenza di Byron nelle Confessioni d'un Italiano".
2022
9788876679612
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1528308
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