Questo lavoro si propone come un contributo agli studi sull’impiego delle biomasse per produzione energetica. Vengono in particolare esaminati i residui lignocellulosici provenienti dalla frutticoltura. Dopo un richiamo alle principali tipologie e caratteristiche dei prodotti del settore frutticolo in Italia, vengono riportate alcune stime sui quantitativi annui di residui ligno-cellulosici potenzialmente disponibili nel Paese. Tali residui provengono per lo più dalle operazioni di potatura, ma anche dallo smantellamento degli impianti di produzione obsoleti. Le stime indicate si riferiscono alle principali specie di fruttifere coltivate in Italia e sono state dedotte dall’analisi di differenti dati statistici e studi di settore, individuati con una approfondita ricerca bibliografica. Le metodologie utilizzate e il periodo di riferimento di queste stime sono descritte e discusse nel lavoro. Partendo dalle stime dei quantitativi di residui ligno-cellulosici annui potenzialmente a disposizione per le varie specie di colture fruttifere considerate, è stato stimato il contributo di produzione energetica che potrebbe essere derivato dall’uso di queste biomasse, in considerazione del fatto che la loro composizione chimica suggerisca un impiego energetico come combustibili solidi impiegati in impianti termici per la produzione di calore o mista di calore ed energia elettrica. Il lavoro presenta anche una serie di analisi chimiche, fisiche ed energetiche effettuate nei laboratori del Centro per la Ricerca sulle Biomasse (CRB) dell’Università di Perugia su campioni di residui lignocellulosici di frutticoltura raccolti nei campi sperimentali dell’Università di Perugia nel periodo che va da novembre 2021 a febbraio 2022. I risultati delle analisi riportati costituiscono un utile riferimento per gli studi di fattibilità di progetti per l’uso energetico di biomasse ligno-cellulosiche provenienti da frutticoltura.
Potenzialità di produzione energetica da biomasse lignocellulosiche da frutticultura
Filippo Cardelli
;Giacomo Fabbrizi;Franco Cotana
2022
Abstract
Questo lavoro si propone come un contributo agli studi sull’impiego delle biomasse per produzione energetica. Vengono in particolare esaminati i residui lignocellulosici provenienti dalla frutticoltura. Dopo un richiamo alle principali tipologie e caratteristiche dei prodotti del settore frutticolo in Italia, vengono riportate alcune stime sui quantitativi annui di residui ligno-cellulosici potenzialmente disponibili nel Paese. Tali residui provengono per lo più dalle operazioni di potatura, ma anche dallo smantellamento degli impianti di produzione obsoleti. Le stime indicate si riferiscono alle principali specie di fruttifere coltivate in Italia e sono state dedotte dall’analisi di differenti dati statistici e studi di settore, individuati con una approfondita ricerca bibliografica. Le metodologie utilizzate e il periodo di riferimento di queste stime sono descritte e discusse nel lavoro. Partendo dalle stime dei quantitativi di residui ligno-cellulosici annui potenzialmente a disposizione per le varie specie di colture fruttifere considerate, è stato stimato il contributo di produzione energetica che potrebbe essere derivato dall’uso di queste biomasse, in considerazione del fatto che la loro composizione chimica suggerisca un impiego energetico come combustibili solidi impiegati in impianti termici per la produzione di calore o mista di calore ed energia elettrica. Il lavoro presenta anche una serie di analisi chimiche, fisiche ed energetiche effettuate nei laboratori del Centro per la Ricerca sulle Biomasse (CRB) dell’Università di Perugia su campioni di residui lignocellulosici di frutticoltura raccolti nei campi sperimentali dell’Università di Perugia nel periodo che va da novembre 2021 a febbraio 2022. I risultati delle analisi riportati costituiscono un utile riferimento per gli studi di fattibilità di progetti per l’uso energetico di biomasse ligno-cellulosiche provenienti da frutticoltura.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.