Alcuni studi hanno evidenziato come la rappresentazione della magistratura in Italia sia passata dall’esaltazione di coloro che lavoravano su casi di forte interesse pubblico - come è avvenuto nel caso di Tangentopoli - a un crescente conflitto tra organo giudicante ed élite politica. Il presente lavoro affronta il tema in un'ottica di genere attraverso l’analisi del caso «Ilda Boccassini» allo scopo di indagare se la rappresentazione di una magistrata donna presenti caratteristiche peculiari. Il corpus oggetto d’analisi è costituito dagli articoli de Il Corriere della Sera, La Repubblica, Il Giornale e La Stampa contenenti la parola chiave “Boccassini”; il periodo considerato è il 2011, anno in cui la parola “Boccassini” ricorre con maggiore frequenza nei quotidiani. L’analisi effettuata ha individuato i frame riferiti alla magistrata e ha prestato particolare attenzione anche al dibattito tra le diverse testate. I risultati hanno evidenziato stereotipi e asimmetrie di genere nella strategia comunicativa volta a denigrare la magistrata e anche nella assenza di una contronarrazione riferita alla sua figura.
La narrazione di una donna magistrata nella stampa italiana. Il caso «Ilda Boccassini»
Bonerba G.;Verza S.
2022
Abstract
Alcuni studi hanno evidenziato come la rappresentazione della magistratura in Italia sia passata dall’esaltazione di coloro che lavoravano su casi di forte interesse pubblico - come è avvenuto nel caso di Tangentopoli - a un crescente conflitto tra organo giudicante ed élite politica. Il presente lavoro affronta il tema in un'ottica di genere attraverso l’analisi del caso «Ilda Boccassini» allo scopo di indagare se la rappresentazione di una magistrata donna presenti caratteristiche peculiari. Il corpus oggetto d’analisi è costituito dagli articoli de Il Corriere della Sera, La Repubblica, Il Giornale e La Stampa contenenti la parola chiave “Boccassini”; il periodo considerato è il 2011, anno in cui la parola “Boccassini” ricorre con maggiore frequenza nei quotidiani. L’analisi effettuata ha individuato i frame riferiti alla magistrata e ha prestato particolare attenzione anche al dibattito tra le diverse testate. I risultati hanno evidenziato stereotipi e asimmetrie di genere nella strategia comunicativa volta a denigrare la magistrata e anche nella assenza di una contronarrazione riferita alla sua figura.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.