L’articolo analizza i fattori originari di successo economico di Singapore riassumibili in investimenti elevati dello Stato in educazione e ricerca e sviluppo, specializzazione industriale basata su settori avanzati e non maturi, protezione commerciale a difesa dell’industria high-tech nazionale. A seguito della crisi finanziaria asiatica del 1997-1999 sono state adottate politiche di riforma che hanno dato luogo a: ristrutturazioni del sistema finanziario, liberalizzazioni e privatizzazioni, riduzione della spesa pubblica, rilancio del mercato comune (Asean) e creazioni di nuove aree di libero scambio (Afta), intensificazione degli scambi commerciali bilaterali in specie con Cina e Tailandia, oltrechè con gli Stati Uniti e l’Unione Europea. L’articolo dedica un approfondimento agli scambi, non solo commerciali, di Singapore con l’Europa e l’Italia. Tuttavia, nonostante questi interventi riformatori, vi sono ancora a Singapore delle difficoltà inerenti problemi di sovrappopolazione, inquinamento, attentati terroristici, conflitti etnici (i cinesi immigrati detengono le leve del potere economico e politico), mancanza di risorse naturali, scarsa diversificazione produttiva, indebolimento dell’Indonesia, paese in cui Singapore ha fatto molti investimenti. L'articolo giunge alla conclusione che la necessità di affrontare la sfida della globalizzazione richiederà comunque una sempre maggiore cooperazione tra i paesi dell’area del Sud-Est asiatico.

Singapore: una tigre asiatica meno ruggente

MONTESI, Cristina;PAGLIACCI, Mario;
2006

Abstract

L’articolo analizza i fattori originari di successo economico di Singapore riassumibili in investimenti elevati dello Stato in educazione e ricerca e sviluppo, specializzazione industriale basata su settori avanzati e non maturi, protezione commerciale a difesa dell’industria high-tech nazionale. A seguito della crisi finanziaria asiatica del 1997-1999 sono state adottate politiche di riforma che hanno dato luogo a: ristrutturazioni del sistema finanziario, liberalizzazioni e privatizzazioni, riduzione della spesa pubblica, rilancio del mercato comune (Asean) e creazioni di nuove aree di libero scambio (Afta), intensificazione degli scambi commerciali bilaterali in specie con Cina e Tailandia, oltrechè con gli Stati Uniti e l’Unione Europea. L’articolo dedica un approfondimento agli scambi, non solo commerciali, di Singapore con l’Europa e l’Italia. Tuttavia, nonostante questi interventi riformatori, vi sono ancora a Singapore delle difficoltà inerenti problemi di sovrappopolazione, inquinamento, attentati terroristici, conflitti etnici (i cinesi immigrati detengono le leve del potere economico e politico), mancanza di risorse naturali, scarsa diversificazione produttiva, indebolimento dell’Indonesia, paese in cui Singapore ha fatto molti investimenti. L'articolo giunge alla conclusione che la necessità di affrontare la sfida della globalizzazione richiederà comunque una sempre maggiore cooperazione tra i paesi dell’area del Sud-Est asiatico.
2006
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/153621
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