Il paper riassume le risultanze di una ricerca finanziata dall’Assessorato alle Politiche Sociali della Regione dell’Umbria che ha investigato, tramite la somministrazione di un questionario, la diffusione delle ICT (Information and Communication Technologies) tra tutte le cooperative sociali ed i consorzi della provincia di Perugia iscritti all’Albo regionale. La ricerca non è stata comunque soltanto statisticamente significativa, ma è stata anche “pionieristica” per la tematica trattata, che non ha precedenti riguardo alle imprese sociali della nostra regione. Nella prima parte del paper viene esaminato il grado di informatizzazione ed il grado di utilizzazione delle ICT da parte delle cooperative sociali nelle modalità più interattive (posta elettronica, internet, siti web) rispettivamente analizzate per finalità, interlocutori principali coinvolti, tipologie di reti istituite. Si illustrano più in dettaglio le diverse caratteristiche ed i vantaggi attesi e conseguiti dai siti web, gli ostacoli che hanno impedito la loro adozione da parte di alcune cooperative sociali, il loro orientamento a colmare in futuro questo gap tecnologico, anche grazie all’aiuto delle istituzioni locali e di altri enti di sviluppo economico regionale (Umbria Innovazione) ed al sostegno tecnico di figure (esterne o interne all’impresa). Nella seconda parte del paper vengono invece sinteticamente esposte le risultanze di una valutazione, effettuata in base ad una metodologia sperimentale appositamente ideata per le cooperative sociali, dei siti web già esistenti delle cooperative di tipo A, di tipo B e dei consorzi, facendo un benchmarking dei siti all’interno di ciascun gruppo di cooperative e tra i due differenti gruppi ed offendo anche delle indicazioni per un possibile restyling dei siti, oltrechè una rappresentazione grafica del loro stile comunicativo. Infine si ipotizza, per i suoi indiscutibili vantaggi conseguibili dal lato delle imprese sociali, degli utenti, di altri soggetti, la creazione di una nuova architettura relazionale per la Net Economy delle imprese sociali, ovvero la creazione di un portale, di cui si delinea concretamente la struttura. Il paper, a differenza della ricerca da cui è stato parzialmente tratto, sviluppa ulteriori riflessioni in linea con il tema della Conferenza in cui è stato presentato in quanto: 1.fornisce indicazioni concrete per la nascita di imprese innovative nel campo delle ICT, del web design e del web restyling visti gli ampi spazi di mercato che scaturiscono dall’indagine al fine di poter esercitare un’azione di modernizzazione e di miglioramento dell’impiego delle ICT nel sistema locale della cooperazione sociale; 2.enfatizza il ruolo del portale quale infrastruttura tecnologica in grado di generare, sul piano virtuale, attraverso processi di trasferimento di conoscenze, delle nuove comunità di apprendimento “ad intelligenza distribuita”, non attribuendo alle ICT il ruolo di distruttrici di “capitale sociale”, ma piuttosto quello di generatrici di relazioni. Caratteristica questa ultima che giustificherebbe l’attribuzione alla New Economy (Nuova Economia) del nuovo appellativo di Net Economy (ovvero di Economia di Rete).
Net economy e creazione di imprese ed infrastrutture di comunicazione innovative
MONTESI, Cristina
2005
Abstract
Il paper riassume le risultanze di una ricerca finanziata dall’Assessorato alle Politiche Sociali della Regione dell’Umbria che ha investigato, tramite la somministrazione di un questionario, la diffusione delle ICT (Information and Communication Technologies) tra tutte le cooperative sociali ed i consorzi della provincia di Perugia iscritti all’Albo regionale. La ricerca non è stata comunque soltanto statisticamente significativa, ma è stata anche “pionieristica” per la tematica trattata, che non ha precedenti riguardo alle imprese sociali della nostra regione. Nella prima parte del paper viene esaminato il grado di informatizzazione ed il grado di utilizzazione delle ICT da parte delle cooperative sociali nelle modalità più interattive (posta elettronica, internet, siti web) rispettivamente analizzate per finalità, interlocutori principali coinvolti, tipologie di reti istituite. Si illustrano più in dettaglio le diverse caratteristiche ed i vantaggi attesi e conseguiti dai siti web, gli ostacoli che hanno impedito la loro adozione da parte di alcune cooperative sociali, il loro orientamento a colmare in futuro questo gap tecnologico, anche grazie all’aiuto delle istituzioni locali e di altri enti di sviluppo economico regionale (Umbria Innovazione) ed al sostegno tecnico di figure (esterne o interne all’impresa). Nella seconda parte del paper vengono invece sinteticamente esposte le risultanze di una valutazione, effettuata in base ad una metodologia sperimentale appositamente ideata per le cooperative sociali, dei siti web già esistenti delle cooperative di tipo A, di tipo B e dei consorzi, facendo un benchmarking dei siti all’interno di ciascun gruppo di cooperative e tra i due differenti gruppi ed offendo anche delle indicazioni per un possibile restyling dei siti, oltrechè una rappresentazione grafica del loro stile comunicativo. Infine si ipotizza, per i suoi indiscutibili vantaggi conseguibili dal lato delle imprese sociali, degli utenti, di altri soggetti, la creazione di una nuova architettura relazionale per la Net Economy delle imprese sociali, ovvero la creazione di un portale, di cui si delinea concretamente la struttura. Il paper, a differenza della ricerca da cui è stato parzialmente tratto, sviluppa ulteriori riflessioni in linea con il tema della Conferenza in cui è stato presentato in quanto: 1.fornisce indicazioni concrete per la nascita di imprese innovative nel campo delle ICT, del web design e del web restyling visti gli ampi spazi di mercato che scaturiscono dall’indagine al fine di poter esercitare un’azione di modernizzazione e di miglioramento dell’impiego delle ICT nel sistema locale della cooperazione sociale; 2.enfatizza il ruolo del portale quale infrastruttura tecnologica in grado di generare, sul piano virtuale, attraverso processi di trasferimento di conoscenze, delle nuove comunità di apprendimento “ad intelligenza distribuita”, non attribuendo alle ICT il ruolo di distruttrici di “capitale sociale”, ma piuttosto quello di generatrici di relazioni. Caratteristica questa ultima che giustificherebbe l’attribuzione alla New Economy (Nuova Economia) del nuovo appellativo di Net Economy (ovvero di Economia di Rete).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.