Negli Studia di origine comunale, sin dall’inizio l’istituzione pubblica esercita una forma di mediazione nel rapporto tra docenti e studenti. L’intervento del potere politico si esplica infatti non solo sulla scelta dei docenti, che ricevono vere e proprie proposte d’ingaggio dagli organismi assembleari cittadini, sottoscrivendo poi specifici contratti per un certo lasso di tempo, ma anche sui loro compensi, che provengono in larga parte, se non esclusivamente, dall’istituzione comunale. Informazioni sui budget fissati e sui singoli pagamenti sono in genere ricavabili dalle fonti normative e dai registri delle magistrature finanziarie preposte alla corresponsione degli stipendi. Alla luce di queste considerazioni di carattere generale, il saggio si propone di indagare ed analizzare la gestione finanziaria degli Studia di Perugia e di Siena da parte delle locali autorità comunali in epoca bassomedievale. Le due realtà, già studiate in ottica comparativa da Paolo Nardi nel suo Le origini delle Università di Perugia e Siena: spunti per una comparazione («Annali di storia delle università italiane», 18, 2014), sono state scelte in considerazione delle analogie di fondo sul piano istituzionale; un’analisi più approfondita dei due casi dal punto di vista finanziario ha permesso di rilevare tutta una serie di specificità, che da un lato inducono alla cautela qualora si fosse tentati di individuare un modello comunale, dall’altro contribuiscono a meglio delineare i rapporti fra università, potere politico e società locali.
Il finanziamento degli Studia di fondazione comunale nel basso medioevo: i casi di Perugia e Siena
Stefania Zucchini
2023
Abstract
Negli Studia di origine comunale, sin dall’inizio l’istituzione pubblica esercita una forma di mediazione nel rapporto tra docenti e studenti. L’intervento del potere politico si esplica infatti non solo sulla scelta dei docenti, che ricevono vere e proprie proposte d’ingaggio dagli organismi assembleari cittadini, sottoscrivendo poi specifici contratti per un certo lasso di tempo, ma anche sui loro compensi, che provengono in larga parte, se non esclusivamente, dall’istituzione comunale. Informazioni sui budget fissati e sui singoli pagamenti sono in genere ricavabili dalle fonti normative e dai registri delle magistrature finanziarie preposte alla corresponsione degli stipendi. Alla luce di queste considerazioni di carattere generale, il saggio si propone di indagare ed analizzare la gestione finanziaria degli Studia di Perugia e di Siena da parte delle locali autorità comunali in epoca bassomedievale. Le due realtà, già studiate in ottica comparativa da Paolo Nardi nel suo Le origini delle Università di Perugia e Siena: spunti per una comparazione («Annali di storia delle università italiane», 18, 2014), sono state scelte in considerazione delle analogie di fondo sul piano istituzionale; un’analisi più approfondita dei due casi dal punto di vista finanziario ha permesso di rilevare tutta una serie di specificità, che da un lato inducono alla cautela qualora si fosse tentati di individuare un modello comunale, dall’altro contribuiscono a meglio delineare i rapporti fra università, potere politico e società locali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.