Le colture in vitro sono utilizzate per diverse applicazioni: dalla rigenerazione massale di varietà e portinnesti, all’ottenimento di ibridi interspecifici, dalla conservazione del germoplasma alla produzione di metaboliti secondari. Tra le tecniche di coltura in vitro la micropropagazione è quella più diffusa: essa viene, infatti, utilizzata per la propagazione di numerose specie vegetali di interesse agrario, orna mentale, forestale e paesaggistico. Nel presente lavoro sono stati studiati due genotipi di Actinidia deli ciosa: una cultivar commerciale (‘Hayward’) e un impollinatore (‘Tomuri’). Lo scopo è stato quello di valutare l’effetto dell’olio estratto dai semi dell’albero del neem (Azadirachta indica A. Juss.) come sostanza ad azione biostimolante addizionata al substrato nutritivo impiegato nella fase di moltiplicazio ne. L’esperimento ha consentito di valutare tre diverse concentrazioni di olio di neem: 0 ml l-1 (control lo), 0,1 ml l-1 e 0,5 ml l-1. I risultati hanno mostrato come l’olio di neem alla concentrazione superiore (0,5 ml l-1) abbia favorito l’aumento del numero di germogli moltiplicati, sia in ‘Hayward’ che in ‘Tomuri’ rispetto al controllo. I germogli neoformati sono risultati più vigorosi e ben strutturati rispetto a quelli proliferati in assenza di olio di neem. Inoltre, l’effetto della sostanza biostimolante ha consentito una importante riduzione della callogenesi nella parte basale dei germogli rispetto al controllo. Analizzando, infine, l’entità della sostanza secca, l’aggiunta di olio di neem (0,5 ml l-1) sembra aver contribuito a stimolare una significativa produzione di biomassa durante la proliferazione in entrambi i genotipi. I risultati ottenuti hanno confermato nell’insieme quanto studiato in precedenza su un’altra specie (l’olivo), in merito alla possibilità di incrementare le performances di materiale vegetale micro propagato in presenza di olio di neem, da utilizzare come “integratore” della componente nutritiva del substrato di crescita. Allo stato attuale, data la eterogeneità delle molecole che lo compongono, questo olio si può definire come “complex mixture”, ma per ottimizzarne le modalità di impiego sarà necessa rio approfondire in futuro gli studi sulla sua effettiva e puntuale composizione, cercando di individuare il composto o i composti specifici che, in particolare, agiscono attivamente sulla morfogenesi in vitro.
Studi sugli effetti dell’olio di semi di Azadirachta indica sulla fase di moltiplicazione in vitro di kiwi
Luca Regni
;Simona Lucia Facchin;Maurizio Micheli
2023
Abstract
Le colture in vitro sono utilizzate per diverse applicazioni: dalla rigenerazione massale di varietà e portinnesti, all’ottenimento di ibridi interspecifici, dalla conservazione del germoplasma alla produzione di metaboliti secondari. Tra le tecniche di coltura in vitro la micropropagazione è quella più diffusa: essa viene, infatti, utilizzata per la propagazione di numerose specie vegetali di interesse agrario, orna mentale, forestale e paesaggistico. Nel presente lavoro sono stati studiati due genotipi di Actinidia deli ciosa: una cultivar commerciale (‘Hayward’) e un impollinatore (‘Tomuri’). Lo scopo è stato quello di valutare l’effetto dell’olio estratto dai semi dell’albero del neem (Azadirachta indica A. Juss.) come sostanza ad azione biostimolante addizionata al substrato nutritivo impiegato nella fase di moltiplicazio ne. L’esperimento ha consentito di valutare tre diverse concentrazioni di olio di neem: 0 ml l-1 (control lo), 0,1 ml l-1 e 0,5 ml l-1. I risultati hanno mostrato come l’olio di neem alla concentrazione superiore (0,5 ml l-1) abbia favorito l’aumento del numero di germogli moltiplicati, sia in ‘Hayward’ che in ‘Tomuri’ rispetto al controllo. I germogli neoformati sono risultati più vigorosi e ben strutturati rispetto a quelli proliferati in assenza di olio di neem. Inoltre, l’effetto della sostanza biostimolante ha consentito una importante riduzione della callogenesi nella parte basale dei germogli rispetto al controllo. Analizzando, infine, l’entità della sostanza secca, l’aggiunta di olio di neem (0,5 ml l-1) sembra aver contribuito a stimolare una significativa produzione di biomassa durante la proliferazione in entrambi i genotipi. I risultati ottenuti hanno confermato nell’insieme quanto studiato in precedenza su un’altra specie (l’olivo), in merito alla possibilità di incrementare le performances di materiale vegetale micro propagato in presenza di olio di neem, da utilizzare come “integratore” della componente nutritiva del substrato di crescita. Allo stato attuale, data la eterogeneità delle molecole che lo compongono, questo olio si può definire come “complex mixture”, ma per ottimizzarne le modalità di impiego sarà necessa rio approfondire in futuro gli studi sulla sua effettiva e puntuale composizione, cercando di individuare il composto o i composti specifici che, in particolare, agiscono attivamente sulla morfogenesi in vitro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.