La letteratura finora prodotta sembra indicare che le persone con Disabilità Intellettiva (DI) e Disturbo dello Spettro Autistico (DdSA) presentino peculiarità quantitative e qualitative di vari fattori socio-ambientali rispetto alla popolazione generale. L’identificazione di tali specificità avrebbe implicazioni molto importanti per la prevenzione, la programmazione d’interventi riabilitativi/terapeutici/educativi e lo sviluppo di procedure di inclusione sempre più efficaci. Lo scopo del presente studio è stato quello di valutare la portata delle relazioni fra variabili socio-ambientali nella persona con DI, con particolare riferimento alla storia e ai contesti di vita individuali. Un campione consecutivo e multicentrico di 107 persone con DI e/o DdSA afferenti a servizi residenziali o clinico/riabilitativi di diverse regioni d’Italia è stato valutato attraverso la somministrazione di ISTORIA (Indagine Storiografica Organizzata per il Ritardo Intellettivo nell’Adulto), un questionario semi-strutturato volto ad indagare le dimensioni cliniche ed esistenziali della persona, con particolare riferimento alle aree sopra menzionate. I punteggi ottenuti sono stati elaborati statisticamente, attraverso analisi di frequenza e calcolo degli indici di correlazione. Sono state rilevate correlazioni significative tra le dimensioni relative all’ambiente famigliare ed educativo/professionale e l’integrazione nella comunità. Ulteriori associazioni hanno riguardato i parametri relativi alle relazioni con individui o gruppi fuori dalla famiglia, alle condizioni abitative e al livello di stimolazione ambientale ricevuto. Sia i risultati allineati con le precedenti ricerche che quelli presentati in questo lavoro confermano l’importanza d’indagare i meccanismi coinvolti nell’acquisizione di competenze sociali da parte delle persone con DI, attraverso le dinamiche familiari e mediante la partecipazione alla vita di comunità. Questi ultimi aspetti possono infatti fungere da fattore protettivo contro l’aggravamento delle disabilità, dei disadattamenti e, potenzialmente, della vulnerabilità psicopatologica che interessa frequentemente questa popolazione

Fattori socio-ambientali e Disturbo dello Spettro Autistico con e senza Disabilità Intellettiva: uno studio di relazione

Rondini Elisa;
2017

Abstract

La letteratura finora prodotta sembra indicare che le persone con Disabilità Intellettiva (DI) e Disturbo dello Spettro Autistico (DdSA) presentino peculiarità quantitative e qualitative di vari fattori socio-ambientali rispetto alla popolazione generale. L’identificazione di tali specificità avrebbe implicazioni molto importanti per la prevenzione, la programmazione d’interventi riabilitativi/terapeutici/educativi e lo sviluppo di procedure di inclusione sempre più efficaci. Lo scopo del presente studio è stato quello di valutare la portata delle relazioni fra variabili socio-ambientali nella persona con DI, con particolare riferimento alla storia e ai contesti di vita individuali. Un campione consecutivo e multicentrico di 107 persone con DI e/o DdSA afferenti a servizi residenziali o clinico/riabilitativi di diverse regioni d’Italia è stato valutato attraverso la somministrazione di ISTORIA (Indagine Storiografica Organizzata per il Ritardo Intellettivo nell’Adulto), un questionario semi-strutturato volto ad indagare le dimensioni cliniche ed esistenziali della persona, con particolare riferimento alle aree sopra menzionate. I punteggi ottenuti sono stati elaborati statisticamente, attraverso analisi di frequenza e calcolo degli indici di correlazione. Sono state rilevate correlazioni significative tra le dimensioni relative all’ambiente famigliare ed educativo/professionale e l’integrazione nella comunità. Ulteriori associazioni hanno riguardato i parametri relativi alle relazioni con individui o gruppi fuori dalla famiglia, alle condizioni abitative e al livello di stimolazione ambientale ricevuto. Sia i risultati allineati con le precedenti ricerche che quelli presentati in questo lavoro confermano l’importanza d’indagare i meccanismi coinvolti nell’acquisizione di competenze sociali da parte delle persone con DI, attraverso le dinamiche familiari e mediante la partecipazione alla vita di comunità. Questi ultimi aspetti possono infatti fungere da fattore protettivo contro l’aggravamento delle disabilità, dei disadattamenti e, potenzialmente, della vulnerabilità psicopatologica che interessa frequentemente questa popolazione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1555353
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