Il contributo analizza le vicissitudini toccate in sorte nella seconda metà del Novecento al patio di Vélez Blanco, l’imponente cortile porticato proveniente dalla rocca che domina il pueblo andaluso e che è considerato, in letteratura, come uno dei più precoci esempi di italianismo nel panorama iberico del XVI secolo. Nel far questo, ricostruisce le vicende seguite alla sua incorporazione nelle raccolte del Metropolitan Museum di New York, all’inizio degli anni Quaranta. Causa l’imponenza della struttura, la direzione del museo dovette infatti, in un primo tempo, far fronte alle molte difficoltà incontrate nel ricostruirla all’interno dell’edificio su Fifth Avenue. Pensò dunque di inviare il patio, come dono diplomatico, a La Habana, nel contesto delle relazioni cordiali intercorrenti fra gli Stati Uniti e l’isola caraibica, prima della rivoluzione castrista. L’articolo, facendo ricorso a molti materiali inediti custoditi nell’archivio del Met, inserisce l’episodio nel quadro più ampio delle politiche di Washington rivolte al continente americano; nel far questo valuta il valore simbolico che il cortile si è visto attribuire, sin dalla sua creazione, confermandosi anche nel Novecento come un controverso emblema di “hispanidad”.
The Vélez Blanco patio and United States-Cuba Relationships in the 1950s
Tommaso giovanni mozzati
2021
Abstract
Il contributo analizza le vicissitudini toccate in sorte nella seconda metà del Novecento al patio di Vélez Blanco, l’imponente cortile porticato proveniente dalla rocca che domina il pueblo andaluso e che è considerato, in letteratura, come uno dei più precoci esempi di italianismo nel panorama iberico del XVI secolo. Nel far questo, ricostruisce le vicende seguite alla sua incorporazione nelle raccolte del Metropolitan Museum di New York, all’inizio degli anni Quaranta. Causa l’imponenza della struttura, la direzione del museo dovette infatti, in un primo tempo, far fronte alle molte difficoltà incontrate nel ricostruirla all’interno dell’edificio su Fifth Avenue. Pensò dunque di inviare il patio, come dono diplomatico, a La Habana, nel contesto delle relazioni cordiali intercorrenti fra gli Stati Uniti e l’isola caraibica, prima della rivoluzione castrista. L’articolo, facendo ricorso a molti materiali inediti custoditi nell’archivio del Met, inserisce l’episodio nel quadro più ampio delle politiche di Washington rivolte al continente americano; nel far questo valuta il valore simbolico che il cortile si è visto attribuire, sin dalla sua creazione, confermandosi anche nel Novecento come un controverso emblema di “hispanidad”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.