Nel presente lavoro viene descritta la prima parte dello studio relativo all'individuazione delle cave dismesse umbre maggiormente impattanti e di quelle eventualmente riattivabili. La ricerca rientra negli obiettivi del Piano Regionale per le Attività Estrattive della Regione Umbria. La prima parte del lavoro ha previsto la creazione di mappe numeriche vettoriali, contenenti i perimetri delle aree di cava dismesse, e la creazione di alcune tabelle degli attributi. Attraverso l'analisi di numerosi dati territoriali, quali ad esempio la vincolistica, la carta geologica o il modello digitale del terreno, è stato possibile associare a ciascuna area estrattiva una notevole quantità di informazioni (estensioni areali e topografiche, uso del suolo, volumi estratti, impatto visivo, ecc.), che sono state successivamente utilizzate per costruire degli indici di impatto, di riattivazione e ricomposizione. L'intero lavoro è stato effettuato su workstation GNU-Linux ed utilizzando esclusivamente software libero (Grass GIS, PostgreSQL, Psql, PgAccess, Latex, R, OpenOffice), che ha dimostrato di rappresentare una potente ed utile risorsa non solo nel campo della ricerca, ma anche in quello della gestione del territorio.

Cave dismesse della Regione Umbria: metodo per l'individuazione di aree da destinare ad interventi di riattivazione, ricomposizione e recupero ambientale

CENCETTI, Corrado;FREDDUZZI, ANDREA;TACCONI, Paolo
2006

Abstract

Nel presente lavoro viene descritta la prima parte dello studio relativo all'individuazione delle cave dismesse umbre maggiormente impattanti e di quelle eventualmente riattivabili. La ricerca rientra negli obiettivi del Piano Regionale per le Attività Estrattive della Regione Umbria. La prima parte del lavoro ha previsto la creazione di mappe numeriche vettoriali, contenenti i perimetri delle aree di cava dismesse, e la creazione di alcune tabelle degli attributi. Attraverso l'analisi di numerosi dati territoriali, quali ad esempio la vincolistica, la carta geologica o il modello digitale del terreno, è stato possibile associare a ciascuna area estrattiva una notevole quantità di informazioni (estensioni areali e topografiche, uso del suolo, volumi estratti, impatto visivo, ecc.), che sono state successivamente utilizzate per costruire degli indici di impatto, di riattivazione e ricomposizione. L'intero lavoro è stato effettuato su workstation GNU-Linux ed utilizzando esclusivamente software libero (Grass GIS, PostgreSQL, Psql, PgAccess, Latex, R, OpenOffice), che ha dimostrato di rappresentare una potente ed utile risorsa non solo nel campo della ricerca, ma anche in quello della gestione del territorio.
2006
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/156555
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