Al confine tra l'Umbria e la Toscana, tra Montedoglio e Città di Castello, la pianura alluvionale del F. Tevere si allarga entro la depressione tettonica dell'"Alta Val Tiberina". Il basamento di questa "conca" è costituito dai complessi torbiditici tosco-umbri. I depositi clastici di riempimento sono in facies fluvio-lacustre ed i termini più antichi sono stati riferiti al Pleistocene inferiore. L'area è articolata in due depressioni parallele, rispettivamente solcate dal T. Sovara (Bacino di Anghiari) e dal F. Tevere (Bacino di Sansepolcro). Gli elementi morfologici del rilievo e quelli relativi alla conformazione della rete idrografica (caratterizzata da vistose "anomalie"), insieme con i dati litologici, strutturali e stratigrafici raccolti, hanno permesso di ricostruire, come segue, la successione degli eventi paleogeografici che hanno portato al paesaggio attuale: 1) La tettonica distensiva determina la formazione di un'ampia depressione entro la quale, nel Pleistocene inferiore, si deposita una potente sequenza fluvio.palustre prevalentemente argilloso-sabbiosa, con apporti grossolani ai bordi. 2) Nel Pleistocene medio (?) la distensione interessa anche i depositi fluvio-palustri che vengono tagliati da due faglie parallele: queste permettono la rotazione verso Ovest del blocco dislocato e, quindi, la formazione della "dorsale di Anghiari" che divide in due l'originaria depressione. Anche la rete idrografica viene modificata ed i corsi d'acqua dell'area occidentale, inizialmente diretti verso NE entro la depressione, vengono deviati verso SE dalla presenza della dorsale di Anghiari (T. Sovara). 3) Le ultime modifiche al paesaggio vengono apportate dalla definitiva configurazione plano-altimetrica del F. Tevere che, a varie quote, lascia superfici terrazzate di ancora incerta collocazione cronologica mentre, nelle aree più depresse dell'Alta Val Tiberina, restano relitti di palude fino in epoca storica.

The Pleistocene basins of Anghiari and Sansepolcro, in the upper valley of the Tiber River (central Italy) | I bacini pleistocenici di Anghiari e Sansepolcro nell'alta valle del Fiume Tevere

CATTUTO, Carlo;CENCETTI, Corrado
;
GREGORI, Lucilia
1995

Abstract

Al confine tra l'Umbria e la Toscana, tra Montedoglio e Città di Castello, la pianura alluvionale del F. Tevere si allarga entro la depressione tettonica dell'"Alta Val Tiberina". Il basamento di questa "conca" è costituito dai complessi torbiditici tosco-umbri. I depositi clastici di riempimento sono in facies fluvio-lacustre ed i termini più antichi sono stati riferiti al Pleistocene inferiore. L'area è articolata in due depressioni parallele, rispettivamente solcate dal T. Sovara (Bacino di Anghiari) e dal F. Tevere (Bacino di Sansepolcro). Gli elementi morfologici del rilievo e quelli relativi alla conformazione della rete idrografica (caratterizzata da vistose "anomalie"), insieme con i dati litologici, strutturali e stratigrafici raccolti, hanno permesso di ricostruire, come segue, la successione degli eventi paleogeografici che hanno portato al paesaggio attuale: 1) La tettonica distensiva determina la formazione di un'ampia depressione entro la quale, nel Pleistocene inferiore, si deposita una potente sequenza fluvio.palustre prevalentemente argilloso-sabbiosa, con apporti grossolani ai bordi. 2) Nel Pleistocene medio (?) la distensione interessa anche i depositi fluvio-palustri che vengono tagliati da due faglie parallele: queste permettono la rotazione verso Ovest del blocco dislocato e, quindi, la formazione della "dorsale di Anghiari" che divide in due l'originaria depressione. Anche la rete idrografica viene modificata ed i corsi d'acqua dell'area occidentale, inizialmente diretti verso NE entro la depressione, vengono deviati verso SE dalla presenza della dorsale di Anghiari (T. Sovara). 3) Le ultime modifiche al paesaggio vengono apportate dalla definitiva configurazione plano-altimetrica del F. Tevere che, a varie quote, lascia superfici terrazzate di ancora incerta collocazione cronologica mentre, nelle aree più depresse dell'Alta Val Tiberina, restano relitti di palude fino in epoca storica.
1995
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