La scarsa disponibilità di materie prime e l’elevato valore intrinseco dei materiali di risulta delle vecchie sovrastrutture hanno portato ad un crescente interesse per il riutilizzo del fresato ottenuto con operazioni di scarifica degli strati legati a bitume. Le problematiche connesse alla tecnica di riciclaggio a caldo delle pavimentazioni in conglomerato bituminoso sono strettamente correlate all’impiego del legante, presente nel fresato, già invecchiato e di limitate prestazioni, che favorisce e accelera fenomeni quali fessurazione termica e a fatica. Per una perfetta comprensione di tali fenomeni si è ritenuto necessario valutare le caratteristiche prestazionali, meccaniche e fisiche (modulo complesso, angolo di fase e viscosità a diverse temperature) del legante effettivamente presente in un conglomerato riciclato a caldo. A tale scopo sono stati realizzati diversi leganti, costituiti da bitume estratto da una pavimentazione invecchiata miscelato con percentuali variabili di legante vergine, in modo da simulare conglomerati bituminosi contenenti differenti percentuali di fresato. Sulla base di uno studio reologico realizzato con l’ausilio del reometro rotazionale (DSR) e flessionale (BBR), simulando i processi di invecchiamento a cui il legante è sottoposto nel breve (RTFOT) e lungo termine (PAV) si è giunti alla determinazione del Performance Grade - in accordo con quanto prescritto dalla norma SHRP - per i diversi leganti studiati. La successiva aggiunta di agenti chimici funzionali ha permesso di valutare, su basi reologiche, la possibilità di incrementare il dosaggio di materiale di riciclo, mantenendo il controllo delle prestazioni in opera.

Caratterizzazione reologica dei leganti nei conglomerati bituminosi riciclati a caldo

CERNI, Gianluca;
2002

Abstract

La scarsa disponibilità di materie prime e l’elevato valore intrinseco dei materiali di risulta delle vecchie sovrastrutture hanno portato ad un crescente interesse per il riutilizzo del fresato ottenuto con operazioni di scarifica degli strati legati a bitume. Le problematiche connesse alla tecnica di riciclaggio a caldo delle pavimentazioni in conglomerato bituminoso sono strettamente correlate all’impiego del legante, presente nel fresato, già invecchiato e di limitate prestazioni, che favorisce e accelera fenomeni quali fessurazione termica e a fatica. Per una perfetta comprensione di tali fenomeni si è ritenuto necessario valutare le caratteristiche prestazionali, meccaniche e fisiche (modulo complesso, angolo di fase e viscosità a diverse temperature) del legante effettivamente presente in un conglomerato riciclato a caldo. A tale scopo sono stati realizzati diversi leganti, costituiti da bitume estratto da una pavimentazione invecchiata miscelato con percentuali variabili di legante vergine, in modo da simulare conglomerati bituminosi contenenti differenti percentuali di fresato. Sulla base di uno studio reologico realizzato con l’ausilio del reometro rotazionale (DSR) e flessionale (BBR), simulando i processi di invecchiamento a cui il legante è sottoposto nel breve (RTFOT) e lungo termine (PAV) si è giunti alla determinazione del Performance Grade - in accordo con quanto prescritto dalla norma SHRP - per i diversi leganti studiati. La successiva aggiunta di agenti chimici funzionali ha permesso di valutare, su basi reologiche, la possibilità di incrementare il dosaggio di materiale di riciclo, mantenendo il controllo delle prestazioni in opera.
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