La IV Enneade sull’Anima e la VI, sull’Intelligibile e sull’Uno, contengono un uso peculiare dell’avverbio μεταξύ. Nella IV Enneade il “tra” - che esprime la funzione del “mezzo” identificata poi nella “luce” (φῶς) - appare essenziale, ma non definitivo per l’atto del “vedere” – nel senso forte di εἶδος e ἰδέα –, svolge cioè un ruolo di “passaggio” o di “transizione”; nella VI Enneade sembra imporsi, almeno dal punto di vista concettuale, come espressione del “paradosso” della condizione umana, tornando a svolgere quel ruolo ambivalente assai caro a Platone.
«Perché, allora, non restiamo lassù?». Sull’uso del μεταξύ in Enneadi IV 5 e VI 9
Martino, Marco
2024
Abstract
La IV Enneade sull’Anima e la VI, sull’Intelligibile e sull’Uno, contengono un uso peculiare dell’avverbio μεταξύ. Nella IV Enneade il “tra” - che esprime la funzione del “mezzo” identificata poi nella “luce” (φῶς) - appare essenziale, ma non definitivo per l’atto del “vedere” – nel senso forte di εἶδος e ἰδέα –, svolge cioè un ruolo di “passaggio” o di “transizione”; nella VI Enneade sembra imporsi, almeno dal punto di vista concettuale, come espressione del “paradosso” della condizione umana, tornando a svolgere quel ruolo ambivalente assai caro a Platone.File in questo prodotto:
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