Il presente lavoro rientra in una linea di ricerca volta a valutare fonti proteiche alternative alla farina di estrazione di soia. A tale scopo è stata condotta una prova sperimentale per valutare appetibilità, digeribilità, bilancio azotato e valore nutritivo di diete a base di pisello proteico (Pisum sativum, var. Classic) nella specie ovina. Sono state formulate tre diete con una base foraggera comune (fieno polifita, PG: 11,0%, NDF: 59,6% sulla s.s.): due diete differivano per la diversa presenza di pisello (P23: percentuale di inclusione 23% e P48: 48%, sul t.q.) e per livello proteico (12,6% e 15,2% sulla s.s.) mentre la terza conteneva f. e. di soia (S: percentuale di inclusione 14% sul t.q.), quale fonte proteica di riferimento (PG: 14,5% sulla s.s.). Per questa prova sono stati impiegati 6 ovini adulti, maschi, castrati, di razza sarda, utilizzando un disegno sperimentale a quadrato latino 3 x 3 con due replicazioni. La digeribilità apparente, con le relative differenze significative (A,B: P<0,01), della sostanza organica è risultata pari a 69,7A% per P23, 76,2B% per P48 e 67,5A% per S, mentre quella delle proteine grezze, nello stesso ordine, 70,9%, 74,7% e 74,3%. Il bilancio dell’azoto è risultato positivo: 2,8 g/d per P23, 3,8 g/d per P48 e 3,8 g/d per S. Il valore nutritivo delle tre diete è risultato pari a 0,74A (F23), 0,83B (F48) e 0,71A (S) UFL/kg. I risultati ottenuti in questo studio indicano che il pisello proteico può rappresentare una valida alternativa alla farina di estrazione di soia nell’alimentazione degli ovini.

Valutazione nutrizionale del pisello proteico (pisum sativum) in diete per ovini

DE VINCENZI, Sergio;
2006

Abstract

Il presente lavoro rientra in una linea di ricerca volta a valutare fonti proteiche alternative alla farina di estrazione di soia. A tale scopo è stata condotta una prova sperimentale per valutare appetibilità, digeribilità, bilancio azotato e valore nutritivo di diete a base di pisello proteico (Pisum sativum, var. Classic) nella specie ovina. Sono state formulate tre diete con una base foraggera comune (fieno polifita, PG: 11,0%, NDF: 59,6% sulla s.s.): due diete differivano per la diversa presenza di pisello (P23: percentuale di inclusione 23% e P48: 48%, sul t.q.) e per livello proteico (12,6% e 15,2% sulla s.s.) mentre la terza conteneva f. e. di soia (S: percentuale di inclusione 14% sul t.q.), quale fonte proteica di riferimento (PG: 14,5% sulla s.s.). Per questa prova sono stati impiegati 6 ovini adulti, maschi, castrati, di razza sarda, utilizzando un disegno sperimentale a quadrato latino 3 x 3 con due replicazioni. La digeribilità apparente, con le relative differenze significative (A,B: P<0,01), della sostanza organica è risultata pari a 69,7A% per P23, 76,2B% per P48 e 67,5A% per S, mentre quella delle proteine grezze, nello stesso ordine, 70,9%, 74,7% e 74,3%. Il bilancio dell’azoto è risultato positivo: 2,8 g/d per P23, 3,8 g/d per P48 e 3,8 g/d per S. Il valore nutritivo delle tre diete è risultato pari a 0,74A (F23), 0,83B (F48) e 0,71A (S) UFL/kg. I risultati ottenuti in questo studio indicano che il pisello proteico può rappresentare una valida alternativa alla farina di estrazione di soia nell’alimentazione degli ovini.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/157534
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact