INTRODUZIONE (Background) Numerosi studi epidemiologici evidenziano l’importante ruolo dell’alimentazione nella prevenzione delle patologie cronico-degenerative e la necessità di avere a disposizione, a livello globale, alimenti di qualità. Questo studio si inserisce in un ampio progetto volto a valutare la possibilità di arricchire alimenti, naturalmente poveri, con molecole dalle attività benefiche per la salute umana. In particolare, si è voluto studiare l’effetto della digestione di alimenti arricchiti con fenoli tipici dell’olio d’oliva sulla loro biodisponibilità e sui loro effetti salutistici (attività antiossidante e anti-genotossica). MATERIALI E METODI (Methods) La biodisponibilità dei composti fenolici è stata valutata dopo aver sottoposto gli alimenti in studio ad un protocollo di digestione in vitro in grado di simulare la fase gastro-duodenale. Sono stati sottoposti a digestione: olii extravergine di oliva con diverso contenuto fenolico, estratti fenolici da acqua di vegetazione sia tal quali (AVexTQ) che incapsulati in matrice silicea (AVexS) e silice+lipide (AVexSL), passato di fagioli e yogurt entrambe arricchiti con AVexTQ, AVexS e AVexSL. Sulla fase acquosa recuperata (frazione biodisponibile), è stata misurata l’attività antiossidante (FRAP test) e anti-genotossica sul DNA di PBMC esposti a H2O2 50µM (COMET test). RISULTATI • Attività antiossidante (µM/Fe+2): in generale si è osservato un mantenimento del potere antiossidante nelle frazioni recuperate, più evidente con le frazioni TQ. Quando gli estratti fenolici vengono incapsulati si osserva una lieve riduzione del potere antiossidante, più evidente con l’incapsulamento in silice+lipide. Interessante è il dato ottenuto con lo yogurt dove l’incapsulamento sembra invece aumentare l’attività antiossidante dei fenoli (yogurt con AVexTQ 1gr/kg = 102±3, AVexS 1gr/kg =394±19, AVexSL 1gr/kg=521±25). Anche la frazione recuperata dalla digestione del passato di fagioli arricchito con i fenoli TQ e incapsulati è risultata essere antiossidante anche se con livelli non sempre in linea con le attese. • Attività anti-genotossica (% di riduzione del danno): le frazioni biodisponibili ottenute da tutti gli alimenti analizzati hanno mantenuto attività anti-genotossiche con percentuali di riduzione del danno fino al 70 (olio ricco in fenoli). Ancora una volta l’incapsulamento riduce l’attività anti-genotossica sebbene in maniera inferiore rispetto alla riduzione dell’attività antiossidante. CONCLUSIONI (Conclusions) Questi dati indicano che i fenoli dell’acqua di vegetazione inclusi in alimenti sono biodisponibili e attivi dopo digestione in vitro. L’incapsulamento, importante per preservarli da eventuali fenomeni di ossidazione e limitare le alterazioni organolettiche dell’alimento addizionato, ha l’effetto di diminuire debolmente queste attività.
Alimenti funzionali a base di fenoli dell’olio d’oliva: biodisponibilità ed effetti salutistici
Patrizia Rosignoli
Membro del Collaboration Group
;Roberto FabianiMembro del Collaboration Group
2022
Abstract
INTRODUZIONE (Background) Numerosi studi epidemiologici evidenziano l’importante ruolo dell’alimentazione nella prevenzione delle patologie cronico-degenerative e la necessità di avere a disposizione, a livello globale, alimenti di qualità. Questo studio si inserisce in un ampio progetto volto a valutare la possibilità di arricchire alimenti, naturalmente poveri, con molecole dalle attività benefiche per la salute umana. In particolare, si è voluto studiare l’effetto della digestione di alimenti arricchiti con fenoli tipici dell’olio d’oliva sulla loro biodisponibilità e sui loro effetti salutistici (attività antiossidante e anti-genotossica). MATERIALI E METODI (Methods) La biodisponibilità dei composti fenolici è stata valutata dopo aver sottoposto gli alimenti in studio ad un protocollo di digestione in vitro in grado di simulare la fase gastro-duodenale. Sono stati sottoposti a digestione: olii extravergine di oliva con diverso contenuto fenolico, estratti fenolici da acqua di vegetazione sia tal quali (AVexTQ) che incapsulati in matrice silicea (AVexS) e silice+lipide (AVexSL), passato di fagioli e yogurt entrambe arricchiti con AVexTQ, AVexS e AVexSL. Sulla fase acquosa recuperata (frazione biodisponibile), è stata misurata l’attività antiossidante (FRAP test) e anti-genotossica sul DNA di PBMC esposti a H2O2 50µM (COMET test). RISULTATI • Attività antiossidante (µM/Fe+2): in generale si è osservato un mantenimento del potere antiossidante nelle frazioni recuperate, più evidente con le frazioni TQ. Quando gli estratti fenolici vengono incapsulati si osserva una lieve riduzione del potere antiossidante, più evidente con l’incapsulamento in silice+lipide. Interessante è il dato ottenuto con lo yogurt dove l’incapsulamento sembra invece aumentare l’attività antiossidante dei fenoli (yogurt con AVexTQ 1gr/kg = 102±3, AVexS 1gr/kg =394±19, AVexSL 1gr/kg=521±25). Anche la frazione recuperata dalla digestione del passato di fagioli arricchito con i fenoli TQ e incapsulati è risultata essere antiossidante anche se con livelli non sempre in linea con le attese. • Attività anti-genotossica (% di riduzione del danno): le frazioni biodisponibili ottenute da tutti gli alimenti analizzati hanno mantenuto attività anti-genotossiche con percentuali di riduzione del danno fino al 70 (olio ricco in fenoli). Ancora una volta l’incapsulamento riduce l’attività anti-genotossica sebbene in maniera inferiore rispetto alla riduzione dell’attività antiossidante. CONCLUSIONI (Conclusions) Questi dati indicano che i fenoli dell’acqua di vegetazione inclusi in alimenti sono biodisponibili e attivi dopo digestione in vitro. L’incapsulamento, importante per preservarli da eventuali fenomeni di ossidazione e limitare le alterazioni organolettiche dell’alimento addizionato, ha l’effetto di diminuire debolmente queste attività.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.