Il saggio si pone l’obiettivo di riflettere sull’eredità di Dahrendorf da una particolare angolazione: quella che lo stesso autore ha proposto nel discorso pronunciato in occasione del conferimento del Premio Internazionale Senatore Giovanni Agnelli per la dimensione etica nelle società avanzate, il 30 marzo 1992. L’interesse di tale prospettiva di analisi sta nel fatto che Dahrendorf, nell’interrogarsi sulle motivazioni che hanno portato all’assegnazione del premio alla sua persona, procede lungo un filone autobiografico delineando le tappe più significative del suo apporto al dibattito scientifico e pubblico, sotto il profilo privilegiato della tensione morale verso una società migliore. È come esser di fronte a un bilancio di un autore su se stesso, a un lascito intellettuale e morale che viene messo a fuoco in vita. L’analisi, o meglio, l’autoanalisi, si ferma al 1992, ma è una data in cui la parabola del suo pensiero ha già compiuto le evoluzioni più mature ed è anche una data di significato strategico, all’indomani della caduta dei regimi comunisti, che chiama in gioco speranze di nuove libertà e di una nuova agenda per l’espansione della cittadinanza, di cui questo saggio intende recuperare lo slancio costruttivo e propositivo.
Dahrendorf secondo Dahrendorf: la lezione morale di un intellettuale europeo
Marta Picchio
2022
Abstract
Il saggio si pone l’obiettivo di riflettere sull’eredità di Dahrendorf da una particolare angolazione: quella che lo stesso autore ha proposto nel discorso pronunciato in occasione del conferimento del Premio Internazionale Senatore Giovanni Agnelli per la dimensione etica nelle società avanzate, il 30 marzo 1992. L’interesse di tale prospettiva di analisi sta nel fatto che Dahrendorf, nell’interrogarsi sulle motivazioni che hanno portato all’assegnazione del premio alla sua persona, procede lungo un filone autobiografico delineando le tappe più significative del suo apporto al dibattito scientifico e pubblico, sotto il profilo privilegiato della tensione morale verso una società migliore. È come esser di fronte a un bilancio di un autore su se stesso, a un lascito intellettuale e morale che viene messo a fuoco in vita. L’analisi, o meglio, l’autoanalisi, si ferma al 1992, ma è una data in cui la parabola del suo pensiero ha già compiuto le evoluzioni più mature ed è anche una data di significato strategico, all’indomani della caduta dei regimi comunisti, che chiama in gioco speranze di nuove libertà e di una nuova agenda per l’espansione della cittadinanza, di cui questo saggio intende recuperare lo slancio costruttivo e propositivo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.