Il saggio si occupa dell’affidamento di servizi globali a cui il codice dei contratti del 2023 dedica per la prima volta una disciplina generale e atipica a fianco di quella tipica e parzialmente rinnovata del general contractor e di quella di nuova introduzione del global service. Si tratta di contratti mutuati da ordinamenti stranieri e prima ancora dalla prassi commerciale privata, introdotti con l’obiettivo di assicurare all’amministrazione un “risultato”. All’indomani della sua elezione a principio cardine dell’intero sistema dei contratti pubblici, il saggio si propone di individuare in che modo la nuova centralità del risultato possa condizionare anche tali forme contrattuali. Ne discende un’analisi che da un lato mira a valorizzare il risultato come causa del contratto, determinante la scelta dell’amministrazione a favore di un contraente unitario; dall’altro, tenta di mettere in luce le difficoltà legate alla sua concreta attuazione, oltre la mera enunciazione, provando restituire un’idea effettività del risultato che passi anche attraverso la più ampia valorizzazione dell’autonomia contrattuale, a partire dalla conformazione degli elementi essenziali del contratto fino alla contaminazione fra gli istituti generali del diritto amministrativo e quelli nati dalla pratica dei contratti di diritto sia privato che pubblico
Al centro del risultato: l'affidamento dei servizi globali nel nuovo codice dei contratti pubblici
Annalisa Giusti
2024
Abstract
Il saggio si occupa dell’affidamento di servizi globali a cui il codice dei contratti del 2023 dedica per la prima volta una disciplina generale e atipica a fianco di quella tipica e parzialmente rinnovata del general contractor e di quella di nuova introduzione del global service. Si tratta di contratti mutuati da ordinamenti stranieri e prima ancora dalla prassi commerciale privata, introdotti con l’obiettivo di assicurare all’amministrazione un “risultato”. All’indomani della sua elezione a principio cardine dell’intero sistema dei contratti pubblici, il saggio si propone di individuare in che modo la nuova centralità del risultato possa condizionare anche tali forme contrattuali. Ne discende un’analisi che da un lato mira a valorizzare il risultato come causa del contratto, determinante la scelta dell’amministrazione a favore di un contraente unitario; dall’altro, tenta di mettere in luce le difficoltà legate alla sua concreta attuazione, oltre la mera enunciazione, provando restituire un’idea effettività del risultato che passi anche attraverso la più ampia valorizzazione dell’autonomia contrattuale, a partire dalla conformazione degli elementi essenziali del contratto fino alla contaminazione fra gli istituti generali del diritto amministrativo e quelli nati dalla pratica dei contratti di diritto sia privato che pubblicoI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.