La ricerca si propone di indagare le molteplici interconnessioni insite della rappresentazione del paesaggio, evidenziando il ruolo della conoscenza per un progetto che pone al centro la persona nel suo rapporto fra antropizzazione e natura. Il presente caso studio esamina la trasformazione di un paesaggio in forte divenire, conseguente alla realizzazione di una grande diga che interseca il fiume Chiascio presso Valfabbrica (PG): in funzione del completamento delle opere e con le prime fasi di carico e scarico, dopo decenni di cantiere è apparso il bacino d’acqua, il settimo invaso più grande d’Europa. Paradossalmente, l’intervento è stato gestito come una mera infrastruttura idraulica, sottostimando il potenziale attrattivo di un luogo che, nonostante la genesi prettamente artificiale, si presenta con una preponderante componente naturalistica. Le qualità e l’immagine del luogo che solo oggi incominciano a disvelarsi hanno attivato una prima consapevolezza del valore e del ruolo di un polo attrattivo nelle sue dinamiche territoriali. Il disegno viene pertanto chiamato in causa per riconquistare quel gap di prefigurazione e progetto che sono alla base della sua valorizzazione. L’obiettivo della ricerca è quello di combinare l’analisi territoriale e la simulazione delle possibili trasformazioni del luogo che traduce la relazione fra conoscenza e progetto, in una visione di sviluppo di strategie di crescita sostenibile che trova nella rappresentazione la leva per l’innovazione.

Il ruolo del disegno per la valorizzazione del Lago di Valfabbrica

Fabio Bianconi;Marco Filippucci;Simona Ceccaroni;Claudia Cerbai;Filippo Cornacchini;Michela Meschini;Andrea Migliosi
;
Chiara Mommi
2024

Abstract

La ricerca si propone di indagare le molteplici interconnessioni insite della rappresentazione del paesaggio, evidenziando il ruolo della conoscenza per un progetto che pone al centro la persona nel suo rapporto fra antropizzazione e natura. Il presente caso studio esamina la trasformazione di un paesaggio in forte divenire, conseguente alla realizzazione di una grande diga che interseca il fiume Chiascio presso Valfabbrica (PG): in funzione del completamento delle opere e con le prime fasi di carico e scarico, dopo decenni di cantiere è apparso il bacino d’acqua, il settimo invaso più grande d’Europa. Paradossalmente, l’intervento è stato gestito come una mera infrastruttura idraulica, sottostimando il potenziale attrattivo di un luogo che, nonostante la genesi prettamente artificiale, si presenta con una preponderante componente naturalistica. Le qualità e l’immagine del luogo che solo oggi incominciano a disvelarsi hanno attivato una prima consapevolezza del valore e del ruolo di un polo attrattivo nelle sue dinamiche territoriali. Il disegno viene pertanto chiamato in causa per riconquistare quel gap di prefigurazione e progetto che sono alla base della sua valorizzazione. L’obiettivo della ricerca è quello di combinare l’analisi territoriale e la simulazione delle possibili trasformazioni del luogo che traduce la relazione fra conoscenza e progetto, in una visione di sviluppo di strategie di crescita sostenibile che trova nella rappresentazione la leva per l’innovazione.
2024
9788835166948
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1581273
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact