Lo scorso agosto il Governo italiano ha deciso di inviare armi leggere e munizioni alle milizie curde sotto l’assedio in Iraq del c.d. «Stato islamico». Da una prospettiva internazionalistica, l’impressione è che il Governo avrebbe dovuto prendere in considerazione e valutare alcuni elementi, di fatto e di diritto, per fugare ogni dubbio sulla liceità della decisione di prestare assistenza militare a un Paese in stato di conflitto armato.
L’Italia arma le forze curde impegnate a contrastare il c.d. «Stato islamico». Brevi note di diritto internazionale
CIMIOTTA, EMANUELE
2014
Abstract
Lo scorso agosto il Governo italiano ha deciso di inviare armi leggere e munizioni alle milizie curde sotto l’assedio in Iraq del c.d. «Stato islamico». Da una prospettiva internazionalistica, l’impressione è che il Governo avrebbe dovuto prendere in considerazione e valutare alcuni elementi, di fatto e di diritto, per fugare ogni dubbio sulla liceità della decisione di prestare assistenza militare a un Paese in stato di conflitto armato.File in questo prodotto:
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