I medici veterinari si confrontano ogni giorno con il problema di dover riconoscere quando e quanto l’animale prova dolore e scegliere tra una vasta gamma di possibili farmaci analgesici e metodiche di somministrazione. Riconoscere la presenza o meno di dolore è spesso difficile e sembra esserlo maggiormente nel gatto, i cui cambiamenti comportamentali possono non essere evidenti o non facilmente riconoscibili. A questo si aggiungono le piccole dimensioni del paziente e, talvolta, la sua scarsa docilità che rendono alcune procedure più difficili da attuare. Il trattamento analgesico nel gatto, pertanto, è spesso trascurato o non considerato affatto rispetto a quanto avviene nel cane. Un corretto approccio nell’ottica di una adeguata strategia di controllo del dolore postoperatorio consiste, in primis, nel minimizzare la paura e lo stress che precedono l’intervento chirurgico tramite la somministrazione di sedativi o tranquillanti che devono essere sempre associati ad agenti analgesici o anestetici locali ancor prima che lo stimolo algico sia evocato. Infine, l’impiego degli analgesici per via generale o loco-regionale (epidurale) nel periodo postoperatorio dovrebbe tendere al mantenimento di un livello costante di analgesia considerando che l’esperienza sensoriale ed emotiva del dolore compromette non solo i processi riparativi ma anche il benessere generale. Questo è vero soprattutto nel gatto, dove problemi come la lipidosi epatica, correlata al digiuno o ad un inadeguato apporto alimentare, sono frequenti. Il timore per la potenziale tossicità o gli effetti indesiderati degli analgesici rappresenta uno dei maggiori ostacoli ad un’efficace analgesia postoperatoria, pertanto gli effetti collaterali e potenzialmente pericolosi dei farmaci analgesici comunemente impiegati devono essere attentamente valutati e riconosciuti nel momento in cui dovessero comparire al fine di poter attuare le contromisure più appropriate. Obiettivo di questo lavoro è quello di esaminare i farmaci con proprietà analgesiche e le procedure di somministrazione maggiormente indicate per il controllo del dolore postoperatorio nel gatto.
L’analgesia postoperatoria nel gatto
BUFALARI, Antonello;DI MEO, Antonio;BELLEZZA, Enrico;
2004
Abstract
I medici veterinari si confrontano ogni giorno con il problema di dover riconoscere quando e quanto l’animale prova dolore e scegliere tra una vasta gamma di possibili farmaci analgesici e metodiche di somministrazione. Riconoscere la presenza o meno di dolore è spesso difficile e sembra esserlo maggiormente nel gatto, i cui cambiamenti comportamentali possono non essere evidenti o non facilmente riconoscibili. A questo si aggiungono le piccole dimensioni del paziente e, talvolta, la sua scarsa docilità che rendono alcune procedure più difficili da attuare. Il trattamento analgesico nel gatto, pertanto, è spesso trascurato o non considerato affatto rispetto a quanto avviene nel cane. Un corretto approccio nell’ottica di una adeguata strategia di controllo del dolore postoperatorio consiste, in primis, nel minimizzare la paura e lo stress che precedono l’intervento chirurgico tramite la somministrazione di sedativi o tranquillanti che devono essere sempre associati ad agenti analgesici o anestetici locali ancor prima che lo stimolo algico sia evocato. Infine, l’impiego degli analgesici per via generale o loco-regionale (epidurale) nel periodo postoperatorio dovrebbe tendere al mantenimento di un livello costante di analgesia considerando che l’esperienza sensoriale ed emotiva del dolore compromette non solo i processi riparativi ma anche il benessere generale. Questo è vero soprattutto nel gatto, dove problemi come la lipidosi epatica, correlata al digiuno o ad un inadeguato apporto alimentare, sono frequenti. Il timore per la potenziale tossicità o gli effetti indesiderati degli analgesici rappresenta uno dei maggiori ostacoli ad un’efficace analgesia postoperatoria, pertanto gli effetti collaterali e potenzialmente pericolosi dei farmaci analgesici comunemente impiegati devono essere attentamente valutati e riconosciuti nel momento in cui dovessero comparire al fine di poter attuare le contromisure più appropriate. Obiettivo di questo lavoro è quello di esaminare i farmaci con proprietà analgesiche e le procedure di somministrazione maggiormente indicate per il controllo del dolore postoperatorio nel gatto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.