La Piana di Ferretto, ubicata ad ovest del Lago Trasimeno (Italia centrale) ed individuata come Sito di Interesse Comunitario della Rete Natura 2000 (IT5210020 - Boschi di Ferretto - Bagnolo), è un’area di grande interesse per la presenza di diversi Habitat dell'Allegato I alla Direttiva CEE 92/43. Al suo interno, la forte presenza antropica ha profondamente condizionato la distribuzione e la copertura della vegetazione naturale, determinando un paesaggio estremamente frammentato nel quale estese zone agricole si intervallano a modeste aree boscate. La vegetazione forestale dell’area si caratterizza per la dominanza di Quercus virgiliana e viene riferita ad una var. a Q. virgiliana dell’associazione Asplenio-Quercetum cerridis Ubaldi 1995 (Teucrio siculi-Quercion cerridis Ubaldi 1988) (1). Attualmente, molte parcelle forestali appaiono fortemente degradate e colonizzate da formazioni rade con individui più o meno isolati di Q. virgiliana che presentano varie tipologie di danni alla chioma, rappresentati con maggior frequenza da deperimento, riduzione e rarefazione. Allo scopo di verificare l’effettivo stato fitosanitario della popolazione di Q. virgiliana nell’area di studio è stata condotta un’analisi della vitalità del polline; sono stati raccolti campioni palinologici da 50 individui, sui quali sono state effettuate analisi della vitalità mediante test del TTC (2). Sono state inoltre effettuate delle analisi citologiche per evidenziare il grado di differenziamento dei granuli pollinici (3). Allo scopo di porre in relazione i livelli di vitalità osservati nel polline con lo stato sanitario generale riscontrato nei caratteri della chioma, è stato effettuato il rilevamento in campo di alcuni sintomi macroscopici di malessere o deperimento, quali la presenza percentuale di rametti secchi nella porzione apicale dei rami e la presenza percentuale di intere branche morte. È stata inoltre valutata l’eventuale presenza di parassiti animali o vegetali, che però non ha portato a risultati di rilievo; gli unici rinvenimenti si riferiscono alla presenza di individui di Loranthus europaeus. Allo stato attuale delle indagini, tuttora in corso, si può affermare che la vitalità osservata per i pollini di Quercus virgiliana è risultata estremamente bassa, attestandosi mediamente al di sotto del 20%, evidenziando uno stato di salute delle piante gravemente compromesso. Il fenomeno del deperimento o ‘moria delle querce’ è una sindrome complessa, ampiamente studiata e per la quale non è stato ad oggi identificato un chiaro rapporto tra sintomatologia ed agente eziologico (4, 5, 6); ulteriori approfondimenti previsti per la stagione autunnale, in particolare l’analisi della germinabilità dei semi, contribuiranno a comprendere meglio i fenomeni osservati nell’area di studio che, allo stato attuale delle conoscenze, destano comunque profonda preoccupazione.
Sintomi di declino di Quercus virgiliana nei boschi della pianura di Ferretto (Perugia, Italia).
BRICCHI, Emma;BELLINI, Massimo;MINCIGRUCCI, Gianfranco;GIGANTE, Daniela;MANELI, FABIO;VENANZONI, Roberto
2009
Abstract
La Piana di Ferretto, ubicata ad ovest del Lago Trasimeno (Italia centrale) ed individuata come Sito di Interesse Comunitario della Rete Natura 2000 (IT5210020 - Boschi di Ferretto - Bagnolo), è un’area di grande interesse per la presenza di diversi Habitat dell'Allegato I alla Direttiva CEE 92/43. Al suo interno, la forte presenza antropica ha profondamente condizionato la distribuzione e la copertura della vegetazione naturale, determinando un paesaggio estremamente frammentato nel quale estese zone agricole si intervallano a modeste aree boscate. La vegetazione forestale dell’area si caratterizza per la dominanza di Quercus virgiliana e viene riferita ad una var. a Q. virgiliana dell’associazione Asplenio-Quercetum cerridis Ubaldi 1995 (Teucrio siculi-Quercion cerridis Ubaldi 1988) (1). Attualmente, molte parcelle forestali appaiono fortemente degradate e colonizzate da formazioni rade con individui più o meno isolati di Q. virgiliana che presentano varie tipologie di danni alla chioma, rappresentati con maggior frequenza da deperimento, riduzione e rarefazione. Allo scopo di verificare l’effettivo stato fitosanitario della popolazione di Q. virgiliana nell’area di studio è stata condotta un’analisi della vitalità del polline; sono stati raccolti campioni palinologici da 50 individui, sui quali sono state effettuate analisi della vitalità mediante test del TTC (2). Sono state inoltre effettuate delle analisi citologiche per evidenziare il grado di differenziamento dei granuli pollinici (3). Allo scopo di porre in relazione i livelli di vitalità osservati nel polline con lo stato sanitario generale riscontrato nei caratteri della chioma, è stato effettuato il rilevamento in campo di alcuni sintomi macroscopici di malessere o deperimento, quali la presenza percentuale di rametti secchi nella porzione apicale dei rami e la presenza percentuale di intere branche morte. È stata inoltre valutata l’eventuale presenza di parassiti animali o vegetali, che però non ha portato a risultati di rilievo; gli unici rinvenimenti si riferiscono alla presenza di individui di Loranthus europaeus. Allo stato attuale delle indagini, tuttora in corso, si può affermare che la vitalità osservata per i pollini di Quercus virgiliana è risultata estremamente bassa, attestandosi mediamente al di sotto del 20%, evidenziando uno stato di salute delle piante gravemente compromesso. Il fenomeno del deperimento o ‘moria delle querce’ è una sindrome complessa, ampiamente studiata e per la quale non è stato ad oggi identificato un chiaro rapporto tra sintomatologia ed agente eziologico (4, 5, 6); ulteriori approfondimenti previsti per la stagione autunnale, in particolare l’analisi della germinabilità dei semi, contribuiranno a comprendere meglio i fenomeni osservati nell’area di studio che, allo stato attuale delle conoscenze, destano comunque profonda preoccupazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.