Il tema delle azioni a voto multiplo è tornato di grande attualità in Italia da quando è in discussione un disegno di legge che introduce numerosi interventi a sostegno della competitività del mercato dei capitali, ivi comprese misure in tema di azioni a voto plurimo e a voto maggiorato. Tali misure si sostanziano nell’incrementare il fattore moltiplicativo dei voti da “tre” fino a “dieci” voti per ciascuna azione a voto plurimo e da “due” fino a “dieci” per ciascuna azione a voto maggiorato. L’innovazione dovrebbe servire, nelle intenzioni del legislatore, a rendere più “flessibile” e come tale più competitivo l’ordinamento italiano, ponendolo in linea con altri ordinamenti europei, come anche a contrastare il fenomeno delle società italiane che trasferiscono la sede legale all’estero, soprattutto in Olanda. Intento delle presenti riflessioni è quello di dare un contributo alla riflessione scientifica sul tema delle azioni a voto multiplo, facendo chiarezza su alcuni slogan della riforma, che non aiutano a comprendere la reale valenza applicativa delle innovazioni proposte, che sono da leggersi, invece, alla luce non solo del sistema del diritto societario italiano, ma anche della proposta di direttiva europea sulle strutture con azioni a voto plurimo nei mercati di crescita per le PMI, e sempre nella consapevolezza degli interessi in gioco.
Azioni a voto multiplo e competitività del mercato dei capitali
Laura Schiuma
2024
Abstract
Il tema delle azioni a voto multiplo è tornato di grande attualità in Italia da quando è in discussione un disegno di legge che introduce numerosi interventi a sostegno della competitività del mercato dei capitali, ivi comprese misure in tema di azioni a voto plurimo e a voto maggiorato. Tali misure si sostanziano nell’incrementare il fattore moltiplicativo dei voti da “tre” fino a “dieci” voti per ciascuna azione a voto plurimo e da “due” fino a “dieci” per ciascuna azione a voto maggiorato. L’innovazione dovrebbe servire, nelle intenzioni del legislatore, a rendere più “flessibile” e come tale più competitivo l’ordinamento italiano, ponendolo in linea con altri ordinamenti europei, come anche a contrastare il fenomeno delle società italiane che trasferiscono la sede legale all’estero, soprattutto in Olanda. Intento delle presenti riflessioni è quello di dare un contributo alla riflessione scientifica sul tema delle azioni a voto multiplo, facendo chiarezza su alcuni slogan della riforma, che non aiutano a comprendere la reale valenza applicativa delle innovazioni proposte, che sono da leggersi, invece, alla luce non solo del sistema del diritto societario italiano, ma anche della proposta di direttiva europea sulle strutture con azioni a voto plurimo nei mercati di crescita per le PMI, e sempre nella consapevolezza degli interessi in gioco.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.