Nel corso del XIX secolo le esigenze militari contribuirono alla diffusione della carne conservata in scatola, che ebbe un grande successo anche nelle pratiche alimentari private. La carne in scatola, così come gli estratti, i brodi, le gelatine e i dadi, costituirono una vera e propria novità. La ‘fame di carne’ costituiva un segno distintivo dei gruppi sociali economicamente svantaggiati; nelle società di Antico Regime, per i ceti popolari il consumo di carne era una rarità. La progressiva diffusione di prodotti carnei derivanti dalla modernizzazione dei processi industriali e delle conoscenze chimiche fu presentata come una soluzione semplice ed economica per consentire ad ampi settori della popolazione di accedere alle proprietà nutritive della carne fresca loro negata.
Tempi moderni a tavola: carne in scatola, estratti, brodi e dadi in Italia tra XIX e XX secolo
Manuel Vaquero Pineiro
2022
Abstract
Nel corso del XIX secolo le esigenze militari contribuirono alla diffusione della carne conservata in scatola, che ebbe un grande successo anche nelle pratiche alimentari private. La carne in scatola, così come gli estratti, i brodi, le gelatine e i dadi, costituirono una vera e propria novità. La ‘fame di carne’ costituiva un segno distintivo dei gruppi sociali economicamente svantaggiati; nelle società di Antico Regime, per i ceti popolari il consumo di carne era una rarità. La progressiva diffusione di prodotti carnei derivanti dalla modernizzazione dei processi industriali e delle conoscenze chimiche fu presentata come una soluzione semplice ed economica per consentire ad ampi settori della popolazione di accedere alle proprietà nutritive della carne fresca loro negata.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.