L’inclusione museale si presenta oggi come una sfida essenziale per rendere l’arte accessibile a un pubblico ampio e diversificato. Questo studio indaga come le tecnologie avanzate, in particolare l’Intelligenza Artificiale, possano trasformare l’accessibilità museale, creando nuovi paradigmi percettivi. Il volano per la sperimentazione è stato la mostra Lizori. Segni e Dialoghi, risultato dell’omonimo workshop tenutosi a borgo Lizori, in cui i partecipanti si sono cimentati nella rappresentazione e valorizzazione sia del borgo sia delle interazioni che la suggestiva fascia olivata circostante offre. In tale caso studio vengono esplorati esempi di utilizzo della stampa 3D per tradurre opere d’arte bidimensionali in oggetti tattili, accessibili anche ai non vedenti. L’analisi di tre dipinti acquerellati di Fabrizio Ciappina, Emanuela Chiavoni e Stefano Bertocci evidenzia come la digitalizzazione e l’uso di algoritmi di Intelligenza Artificiale permettano di creare modelli tridimensionali esplorabili tramite nuove metodologie di fruizione, quali il tatto. Queste tecniche, che vanno dalla creazione di mappe di profondità alla stampa 3D, dimostrano come sia possibile re-immaginare l’arte, permettendo un’interazione multisensoriale e ampliando i confini della fruizione artistica tradizionale. Il processo si configura quindi come un nuovo dialogo tra visibile e tangibile, che ridefinisce il rapporto tra tecnologia, esperienza sensoriale e percezione dell’opera d’arte.

Digitalizzazione e Inclusione: l’Intelligenza Artificiale per esperienze museali multisensoriali

Fabio Bianconi;Marco Filippucci;Claudia Cerbai;Michela Meschini;Andrea Migliosi;Chiara Mommi
2024

Abstract

L’inclusione museale si presenta oggi come una sfida essenziale per rendere l’arte accessibile a un pubblico ampio e diversificato. Questo studio indaga come le tecnologie avanzate, in particolare l’Intelligenza Artificiale, possano trasformare l’accessibilità museale, creando nuovi paradigmi percettivi. Il volano per la sperimentazione è stato la mostra Lizori. Segni e Dialoghi, risultato dell’omonimo workshop tenutosi a borgo Lizori, in cui i partecipanti si sono cimentati nella rappresentazione e valorizzazione sia del borgo sia delle interazioni che la suggestiva fascia olivata circostante offre. In tale caso studio vengono esplorati esempi di utilizzo della stampa 3D per tradurre opere d’arte bidimensionali in oggetti tattili, accessibili anche ai non vedenti. L’analisi di tre dipinti acquerellati di Fabrizio Ciappina, Emanuela Chiavoni e Stefano Bertocci evidenzia come la digitalizzazione e l’uso di algoritmi di Intelligenza Artificiale permettano di creare modelli tridimensionali esplorabili tramite nuove metodologie di fruizione, quali il tatto. Queste tecniche, che vanno dalla creazione di mappe di profondità alla stampa 3D, dimostrano come sia possibile re-immaginare l’arte, permettendo un’interazione multisensoriale e ampliando i confini della fruizione artistica tradizionale. Il processo si configura quindi come un nuovo dialogo tra visibile e tangibile, che ridefinisce il rapporto tra tecnologia, esperienza sensoriale e percezione dell’opera d’arte.
2024
9788899586478
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1589758
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact