Nel saggio dedicato al ciclo delle otto tavolette con Miracoli di san Bernardino si è rivista tutta l’imponente bibliografia dedicata a questo che rappresenta la summa figurativa della pittura perugina della seconda metà del Quattrocento. Gli innumerevoli problemi legati alla collocazione originaria del ciclo e alla struttura architettonica della nicchia che le ospitava sono stati analizzati e riconsiderati proponendo una nuova ambientazione nella cappella di San Bernardino nel Duomo di Perugia, in un altare dalla complessa composizione polimaterica. Si è proposto di individuare nel Comune di Perugia il principale committente dell’opera che nel 1473 aveva commisssionato ad Agostino di Duccio la direzione di un’ impresa decorativa iniziata una ventina di anni prima. Le tavolette sono poi state analizzate singolarmente individuando almeno quattro pittori diversi che si sono spartiti, in maniera aziendale, la complessa e rapida esecuzione dell’opera. Anch i soggetti dei vari miracoli sono stati rivisti alla luce di fonti agiografiche coeve, come la Franceschina di Giacomo Oddi, composta in stretta contemporaneità con il ciclo figurativo.
Una nuova storia per le tavolette di San Bernardino
TEZA, Laura
2004
Abstract
Nel saggio dedicato al ciclo delle otto tavolette con Miracoli di san Bernardino si è rivista tutta l’imponente bibliografia dedicata a questo che rappresenta la summa figurativa della pittura perugina della seconda metà del Quattrocento. Gli innumerevoli problemi legati alla collocazione originaria del ciclo e alla struttura architettonica della nicchia che le ospitava sono stati analizzati e riconsiderati proponendo una nuova ambientazione nella cappella di San Bernardino nel Duomo di Perugia, in un altare dalla complessa composizione polimaterica. Si è proposto di individuare nel Comune di Perugia il principale committente dell’opera che nel 1473 aveva commisssionato ad Agostino di Duccio la direzione di un’ impresa decorativa iniziata una ventina di anni prima. Le tavolette sono poi state analizzate singolarmente individuando almeno quattro pittori diversi che si sono spartiti, in maniera aziendale, la complessa e rapida esecuzione dell’opera. Anch i soggetti dei vari miracoli sono stati rivisti alla luce di fonti agiografiche coeve, come la Franceschina di Giacomo Oddi, composta in stretta contemporaneità con il ciclo figurativo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.