La conoscenza dei processi morfologico-sedimentari che, insieme con quelli idraulici, regolano la dinamica degli alvei fluviali e definiscono la loro tendenza evolutiva, rappresenta un elemento di riferimento indispensabile per qualsiasi progetto di intervento sul sistema alveo - pianura fluviale. La nota riporta le sperimentazioni effettuate seguendo una metodologia di indagine, elaborazione e rappresentazione cartografica dei caratteri morfologici, sedimentari e antropici degli alvei fluviali, i cui principali obiettivi consistono: 1) nella corretta identificazione dei processi che regolano la dinamica degli alvei fluviali, cioè la loro tendenza evolutiva in senso spazio-temporale; 2) nel fornire, conseguentemente, utili indicazioni sui criteri di intervento e di pianificazione territoriale, specie nelle aree di pertinenza fluviale, relativamente ai problemi di rischio geologico-idraulico connessi ai corsi d'acqua. Vengono riportati alcuni esempi, tratti dai lavori svolti in questi ultimi anni dal gruppo di ricerca dell'Università di Perugia, che rappresentano l'applicazione di tale metodologia di indagine e rilevamento degli alvei fluviali in condizioni geografiche diverse, sperimentazioni che hanno permesso la messa a punto della metodologia stessa. I bacini analizzati sono soprattutto quelli dei due maggiori corsi d'acqua dell'Italia appenninica (Tevere e Arno): gli studi hanno riguardato sia le aste fluviali principali, sia alcuni affluenti particolarmente significativi. Contemporaneamente è stato effettuato uno studio in un corso d'acqua sudamericano (il Rio Grande de Jujuy) in condizioni morfoclimatiche profondamente differenti da quelle dei nostri fiumi, fosse solo per la diversa intensità dei processi morfogenetici riscontrati; un'esperienza significativa, che ha permesso di "calibrare" la metodologia di rilevamento in situazioni in cui, tra l'altro, l'impatto antropico e la sua interferenza con le tendenze evolutive naturali dei corsi d'acqua è senza dubbio minore rispetto alle situazioni presenti sul nostro territorio.

Alvei fluviali: metodologia di analisi e rappresentazione cartografica dei caratteri di dinamica fluviale dei sistemi alveo – pianura

CENCETTI, Corrado;CONVERSINI, Pietro;TACCONI, Paolo
2000

Abstract

La conoscenza dei processi morfologico-sedimentari che, insieme con quelli idraulici, regolano la dinamica degli alvei fluviali e definiscono la loro tendenza evolutiva, rappresenta un elemento di riferimento indispensabile per qualsiasi progetto di intervento sul sistema alveo - pianura fluviale. La nota riporta le sperimentazioni effettuate seguendo una metodologia di indagine, elaborazione e rappresentazione cartografica dei caratteri morfologici, sedimentari e antropici degli alvei fluviali, i cui principali obiettivi consistono: 1) nella corretta identificazione dei processi che regolano la dinamica degli alvei fluviali, cioè la loro tendenza evolutiva in senso spazio-temporale; 2) nel fornire, conseguentemente, utili indicazioni sui criteri di intervento e di pianificazione territoriale, specie nelle aree di pertinenza fluviale, relativamente ai problemi di rischio geologico-idraulico connessi ai corsi d'acqua. Vengono riportati alcuni esempi, tratti dai lavori svolti in questi ultimi anni dal gruppo di ricerca dell'Università di Perugia, che rappresentano l'applicazione di tale metodologia di indagine e rilevamento degli alvei fluviali in condizioni geografiche diverse, sperimentazioni che hanno permesso la messa a punto della metodologia stessa. I bacini analizzati sono soprattutto quelli dei due maggiori corsi d'acqua dell'Italia appenninica (Tevere e Arno): gli studi hanno riguardato sia le aste fluviali principali, sia alcuni affluenti particolarmente significativi. Contemporaneamente è stato effettuato uno studio in un corso d'acqua sudamericano (il Rio Grande de Jujuy) in condizioni morfoclimatiche profondamente differenti da quelle dei nostri fiumi, fosse solo per la diversa intensità dei processi morfogenetici riscontrati; un'esperienza significativa, che ha permesso di "calibrare" la metodologia di rilevamento in situazioni in cui, tra l'altro, l'impatto antropico e la sua interferenza con le tendenze evolutive naturali dei corsi d'acqua è senza dubbio minore rispetto alle situazioni presenti sul nostro territorio.
2000
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