Nei luoghi teatrali allestiti a Firenze tra XV e XVI secolo lo spazio scenico era ricavato nel lato corto della sala: nelle chiese il palco era coincidente con lo spazio sopra all’altare maggiore e, ove presente, al tramezzo presbiteriale. Sopra di esso erano appoggiate le quinte sceniche, setti lignei verticali, soventemente appesi alle capriate di copertura. Tuttavia, nel Quattrocento è attestata una grande diffusione, e una rapida dismissione alla fine dello stesso secolo, di un particolare tipo di allestimento, orizzontale e aereo, talvolta con scoppi pirotecnici, predisposto nei cieli di alcuni luoghi teatrali. I motivi di tale dismissione sono, probabilmente, da mettere in relazione con la diffusione, proprio a Firenze a partire dalla metà del Quattrocento, di scandire i cieli con soffitti lignei a lacunari. Nel presente scritto sono stati presi in esame tre luoghi teatrali fiorentini, i relativi spazi scenici e le loro strutture di copertura. In uno dei tre esempi esaminati, la chiesa brunelleschiana di Santo Spirito, lo spazio della rappresentazione è anche il cielo, il soffitto. Ed è proprio in questo esempio che il cielo, dismesse le rappresentazioni orizzontali che qui erano allestite, assumerà la stessa materialità degli apparati effimeri poiché realizzato in stuoia.

Allestire i cieli. Le coperture dei luoghi teatrali a Firenze tra XV e XVI secolo

funis
2024

Abstract

Nei luoghi teatrali allestiti a Firenze tra XV e XVI secolo lo spazio scenico era ricavato nel lato corto della sala: nelle chiese il palco era coincidente con lo spazio sopra all’altare maggiore e, ove presente, al tramezzo presbiteriale. Sopra di esso erano appoggiate le quinte sceniche, setti lignei verticali, soventemente appesi alle capriate di copertura. Tuttavia, nel Quattrocento è attestata una grande diffusione, e una rapida dismissione alla fine dello stesso secolo, di un particolare tipo di allestimento, orizzontale e aereo, talvolta con scoppi pirotecnici, predisposto nei cieli di alcuni luoghi teatrali. I motivi di tale dismissione sono, probabilmente, da mettere in relazione con la diffusione, proprio a Firenze a partire dalla metà del Quattrocento, di scandire i cieli con soffitti lignei a lacunari. Nel presente scritto sono stati presi in esame tre luoghi teatrali fiorentini, i relativi spazi scenici e le loro strutture di copertura. In uno dei tre esempi esaminati, la chiesa brunelleschiana di Santo Spirito, lo spazio della rappresentazione è anche il cielo, il soffitto. Ed è proprio in questo esempio che il cielo, dismesse le rappresentazioni orizzontali che qui erano allestite, assumerà la stessa materialità degli apparati effimeri poiché realizzato in stuoia.
2024
AND
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1592634
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