Il rinnovamento della Facoltà giuridica cagliaritana attuato nel 1764 nel quadro della più ampia riforma delle due Università sarde ad opera del ministro Giambattista Lorenzo Bogino, sebbene realizzato su un terreno più arretrato rispetto alle coeve esperienze italiane e – a maggior ragione – europee, segnò tuttavia un momento fondamentale nella vita dell’isola. Messi da parte i privilegi cittadini, nell’ateneo di Cagliari, ormai statale, a dominare il campo doveva essere l’interesse pubblico. Gli obiettivi della riforma erano eminentemente pratici: per quanto concerne lo studio del diritto, l’intento era quello di formare una classe dirigente moderata ma dinamica, fedele alla monarchia e orientata a valori efficientistici da mettere in pratica negli uffici, nelle attività professionali e imprenditoriali. Emblematico dell’impianto fortemente dirigistico della riforma è il fatto che il trattato per l’insegnamento del Digesto fu predisposto negli ambienti stessi del governo. Il saggio analizza i piani di studio elaborati dal ministero, le modalità di insegnamento, i testi adottati per la dettatura e ricostruisce puntualmente le vicende della nuova generazione di docenti che si avvicendarono sulle cattedre nello spazio di tempo preso in esame (1764-1800).

L'insegnamento nella Facoltà giuridica di Cagliari dopo la rifondazione boginiana (1764-1800)

Eloisa Mura
2017

Abstract

Il rinnovamento della Facoltà giuridica cagliaritana attuato nel 1764 nel quadro della più ampia riforma delle due Università sarde ad opera del ministro Giambattista Lorenzo Bogino, sebbene realizzato su un terreno più arretrato rispetto alle coeve esperienze italiane e – a maggior ragione – europee, segnò tuttavia un momento fondamentale nella vita dell’isola. Messi da parte i privilegi cittadini, nell’ateneo di Cagliari, ormai statale, a dominare il campo doveva essere l’interesse pubblico. Gli obiettivi della riforma erano eminentemente pratici: per quanto concerne lo studio del diritto, l’intento era quello di formare una classe dirigente moderata ma dinamica, fedele alla monarchia e orientata a valori efficientistici da mettere in pratica negli uffici, nelle attività professionali e imprenditoriali. Emblematico dell’impianto fortemente dirigistico della riforma è il fatto che il trattato per l’insegnamento del Digesto fu predisposto negli ambienti stessi del governo. Il saggio analizza i piani di studio elaborati dal ministero, le modalità di insegnamento, i testi adottati per la dettatura e ricostruisce puntualmente le vicende della nuova generazione di docenti che si avvicendarono sulle cattedre nello spazio di tempo preso in esame (1764-1800).
2017
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