L’utilizzo per applicazioni catastali (tipicamente consistenti in operazioni di aggiornamento cartografico) delle metodologie GNSS in tempo reale con correzioni di fase basate su reti di stazioni permanenti (NRTK) pone attualmente nel nostro paese una serie di problematiche legate sia alla definizione del datum e del sistema di coordinate cartografiche, sia alle modalità operative più opportune da adottare nel rispetto della normativa catastale vigente. Con le metodologie NRTK si ottengono posizionamenti riferiti ai datum geodetici ITRS o ETRS, ai quali va applicata una trasformazione di datum con parametri la cui determinazione, a causa della molteplicità dei sistemi cartografici catastali, varia da zona a zona, con un’operazione di stima delicata e a volte non univoca. Ulteriori problemi derivano dal fatto che la normativa vigente e il software ad essa riferito (Pregeo versioni 8 e 9) prevedono l’inserimento negli archivi catastali delle baselines misurate, ma non quello di coordinate derivanti da posizionamenti NRTK, né di stazioni permanenti né tantomeno delle “stazioni virtuali” comunemente utilizzate con la metodologia NRTK. Una soluzione pratica spesso adottata dai tecnici è quella di operare in ambito strettamente locale, ricorrendo ad espedienti non del tutto ortodossi, come la simulazione di osservazioni di “baselines” che sono in realtà differenze tra le coordinate NRTK dei punti rilevati e quelle di una stazione virtuale od uno dei punti rilevati. Il presente lavoro intende mettere in luce le problematiche connesse al modo di operare attuale e discutere alcune possibili soluzioni migliorative, alla luce anche di sperimentazioni eseguite.

L’impiego delle tecniche GNSS in tempo reale a rete per applicazioni catastali nel quadro attuale della cartografia e della normativa

FASTELLINI, GUIDO;RADICIONI, Fabio;STOPPINI, Aurelio
2008

Abstract

L’utilizzo per applicazioni catastali (tipicamente consistenti in operazioni di aggiornamento cartografico) delle metodologie GNSS in tempo reale con correzioni di fase basate su reti di stazioni permanenti (NRTK) pone attualmente nel nostro paese una serie di problematiche legate sia alla definizione del datum e del sistema di coordinate cartografiche, sia alle modalità operative più opportune da adottare nel rispetto della normativa catastale vigente. Con le metodologie NRTK si ottengono posizionamenti riferiti ai datum geodetici ITRS o ETRS, ai quali va applicata una trasformazione di datum con parametri la cui determinazione, a causa della molteplicità dei sistemi cartografici catastali, varia da zona a zona, con un’operazione di stima delicata e a volte non univoca. Ulteriori problemi derivano dal fatto che la normativa vigente e il software ad essa riferito (Pregeo versioni 8 e 9) prevedono l’inserimento negli archivi catastali delle baselines misurate, ma non quello di coordinate derivanti da posizionamenti NRTK, né di stazioni permanenti né tantomeno delle “stazioni virtuali” comunemente utilizzate con la metodologia NRTK. Una soluzione pratica spesso adottata dai tecnici è quella di operare in ambito strettamente locale, ricorrendo ad espedienti non del tutto ortodossi, come la simulazione di osservazioni di “baselines” che sono in realtà differenze tra le coordinate NRTK dei punti rilevati e quelle di una stazione virtuale od uno dei punti rilevati. Il presente lavoro intende mettere in luce le problematiche connesse al modo di operare attuale e discutere alcune possibili soluzioni migliorative, alla luce anche di sperimentazioni eseguite.
2008
9788890193989
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